Quintetto e gli impiegati virtuali

Dalla Valle d’Aosta parte la rivoluzione degli ologrammi agli sportelli: garantiscono la presenza e tranquillizzano l’utente. Ma per fare reclamo ci accontenterà di un’immagine 3D?

L’impiegato giusto al posto giusto. Ovunque e contemporaneamente. È questa la promessa degli ologrammi made in Valle d’Aosta, che mirano a trasformare radicalmente il mondo degli uffici pubblici e privati attraverso la “virtualizzazione” degli addetti. Tutto merito di un problema da risolvere con pochi fondi: appena 150 mila euro di fondi regionali per realizzare un sistema di telepresenza. Così Quintetto, azienda incaricata dalla Regione, si è rivolta all’Istituto nazionale di ottica del Cnr di Firenze che ha realizzato un colpo… di teatro. Partendo dai trucchi utilizzati sul palco – proiezioni su cortine di nebbia e veli di tulle – i tecnici hanno migliorato il sistema incassando un monitor ad alta definizione in una scrivania, che proietta l’immagine su uno schermo leggermente inclinato: l’effetto è quello di un ologramma che spunta davanti all’utente, un’immagine bidimensionale che viene interpretata in 3D dal nostro cervello. Basta che l’operatore sia ripreso nel modo giusto – di fronte e con la stessa illuminazione della sala di proiezione – per un effetto realistico. Il sistema potrà essere installato in uffici di banche, assicurazioni e PA per consentire al pubblico di trovarsi davanti sempre l’addetto più affidabile e competente. La componente “umana”, infatti, è determinante nelle interazioni tra persone. Certo, non si potrà ringraziare nessuno con una bella stretta di mano e resta un dubbio: sfogarsi per un disguido sarà ugualmente soddisfacente, se di fronte avremo solo un ologramma?

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