Stai cercando lavoro? Nel 2019 solo il 19,3% delle aziende farà assunzioni

Il 75% delle imprese italiane non inserirà nuove figure o ne inserirà poche. Colpa del clima incerto e della mal gestione degli anni scorsi

Quello appena cominciato si prospetta un anno particolarmente difficile per chi è in cerca di lavoro. Molte aziende, infatti, hanno stretto i cordoni della borsa e deciso di limitare le nuove assunzioni, puntando su un maggiore e migliore sfruttamento delle risorse già a disposizione. A rivelarlo è un’indagine che InfoJobs, piattaforma di reclutamento online – leader del settore in Italia – ha condotto insieme ad Hara Risorse Umane, su un campione rappresentativo di aziende iscritte al portale, con l’obiettivo di identificare i trend più rilevanti in tema di lavoro per il 2019. Solamente il 19,3% delle imprese coinvolte ha ammesso di avere in programma molti inserimenti, contro il 42,8% del 2018. Il 50,2%, invece, prevede che nei prossimi mesi le “new entry” saranno limitate. Per quali ragioni? Innanzitutto, per le figure già inserite negli anni scorsi, motivazione data dal 57% del campione. Per il 43% delle società, invece, la causa è un’altra: l’attuale incertezza economico-politica. Si tratta della stessa spiegazione data da quel 25% di partecipanti che ha dichiarato di non voler assumere nessuno. Addirittura, il 5,5% delle realtà italiane ha detto di prevedere dei licenziamenti, per colpa del perdurare della crisi nel proprio settore.

Nuove assunzioni? No, ma formazione del personale

La parola d’ordine per il 2019 sarà dunque riqualificazione. Invece che sulle nuove assunzioni, infatti, le aziende punteranno sempre più su un affinamento delle competenze del proprio staff. Il 74,5% del campione attribuisce fondamentale importanza a una formazione sempre più esperienziale, che consenta a tutti di lavorare sulle soft skills, incluse la flessibilità e la capacità di innovazione. Non solo. Il 22,2% intende lavorare sull’employer branding, in modo da attrarre i migliori talenti e da trattenere quelli già assunti, e il 21,6% vuole sfruttare l’intelligenza artificiale per il processo di ricerca e selezione ma anche di sviluppo delle carriere. Infine, per il 20,3% è necessario sviluppare programmi di wellness, welfare e retention in azienda, e per l’11,4% inserire una nuova figura HR, che possa contribuire a sviluppare la capacità di lavorare in team sia e a migliorare la produttività.

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