Gli italiani scelgono la libera professione

Il 16% delle persone intervistate da Kelly Services pensa di mettersi in proprio

Di fronte a un mercato del lavoro difficile, aumentano gli italiani che si mettono in proprio, inventandosi un lavoro su misura. Secondo quanto emerso dal Kgwi, il monitor di Kelly Services realizzato intervistando 10 mila persone, il 21% del campione lavora già come freelance e il 16% dichiara l’intenzione di aprire a breve un proprio business. Sono il Lazio (25%), l’Abruzzo (23%), la Campania, il Piemonte e la Sicilia (22%), le regioni in cui il trend è più accentuato. “Per meglio interpretare questo fenomeno, è utile ricordare come soprattutto le nuove generazioni conoscano una realtà del lavoro molto differente da quella dei propri genitori, in cui il concetto di carriera è svincolato, in alcuni casi addirittura contrapposto a quello di fedeltà aziendale, e dove la mobilità, soprattutto in conseguenza alla crisi del 1990 e alla recente fase recessiva attraversata dall’economia internazionale, è diventata all’ordine del giorno – dichiara Stefano Giorgetti, Direttore Generale di Kelly Services in Italia –. Un’ulteriore riflessione che non deve essere trascurata riguarda il ruolo giocato dai dispositivi tecnologici di nuova generazione che, non vincolando le persone alla presenza fisica in un ufficio, facilitano il decollo di piccole attività, soprattutto di servizi, come per esempio quelli di consulenza informatica, che sempre più spesso le aziende tendono ad esternalizzare”.

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