“Tu is megl che one”, diceva una famosa pubblicità. Ora Kabir Sehgal, ex vice presidente di JP Morgan e corporate strategist in un’azienda del Fortune 500, ora dice Two careers are better than one. O tradotto, perché tutti dovrebbero trovarsi un secondo lavoro. Proprio come ha fatto Sehgal, ex ufficiale della marina Usa, con un passato da produttore discografico e una brillante carriera anche da scrittore. Impegnarsi in più percorsi non solo garantisce più possibilità e una vita più soddisfacente, ma è una garanzia di crescita per diversi motivi. Eccoli:
Sovvenzionare lo sviluppo competenze. Un lavoro può supportare finanziariamente un altro lavoro. Un’attività standard e magari non entusiasmante al 100% può permetterci di investire denaro in un’altra che corrisponde alle nostre passioni, ma magari non produce un reddito adeguato per mantenerci. Oltre a ciò va sottolineato che le competenze raggiunte in un lavoro possono essere utilmente spese anche in un’altra attività.
Farsi nuovi amici in contesti differenti. Non si tratta solo di espandere i propri contatti e le relazioni sociali – con tutti i vantaggi psicologici, affettivi e pratici che ne conseguono – ma di cogliere punti di vista e opinioni diversi da quelli presenti in una sola categoria di persone di un determinato ambito professionale. Questo arricchisce e offre continui spunti per avere approcci diversi in ogni lavoro.
Scoprire vere innovazioni. Quando si svolgono più lavori si acquisisce una reale consapevolezza di quante interazioni possibili e utili ci possano essere tra settori in apparenza lontani. Un’attività tecnologica e scientifica può influenzare positivamente una più creativa e così via. Strutture mentali, nuove idee, modelli di business: la contaminazione porta solo vantaggi.