Perché devi trovarti un secondo lavoro

Kabir Sehgal, ex vice presidente di Jp Morgan, spiega perché non ci si può accontentare di una sola carriera

“Tu is megl che one”, diceva una famosa pubblicità. Ora Kabir Sehgal, ex vice presidente di JP Morgan e corporate strategist in un’azienda del Fortune 500, ora dice Two careers are better than one. O tradotto, perché tutti dovrebbero trovarsi un secondo lavoro. Proprio come ha fatto Sehgal, ex ufficiale della marina Usa, con un passato da produttore discografico e una brillante carriera anche da scrittore. Impegnarsi in più percorsi non solo garantisce più possibilità e una vita più soddisfacente, ma è una garanzia di crescita per diversi motivi. Eccoli:

  1. Sovvenzionare lo sviluppo competenze. Un lavoro può supportare finanziariamente un altro lavoro. Un’attività standard e magari non entusiasmante al 100% può permetterci di investire denaro in un’altra che corrisponde alle nostre passioni, ma magari non produce un reddito adeguato per mantenerci. Oltre a ciò va sottolineato che le competenze raggiunte in un lavoro possono essere utilmente spese anche in un’altra attività.

  2. Farsi nuovi amici in contesti differenti. Non si tratta solo di espandere i propri contatti e le relazioni sociali – con tutti i vantaggi psicologici, affettivi e pratici che ne conseguono – ma di cogliere punti di vista e opinioni diversi da quelli presenti in una sola categoria di persone di un determinato ambito professionale. Questo arricchisce e offre continui spunti per avere approcci diversi in ogni lavoro.

  3. Scoprire vere innovazioni. Quando si svolgono più lavori si acquisisce una reale consapevolezza di quante interazioni possibili e utili ci possano essere tra settori in apparenza lontani. Un’attività tecnologica e scientifica può influenzare positivamente una più creativa e così via. Strutture mentali, nuove idee, modelli di business: la contaminazione porta solo vantaggi.

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