Il benefit più desiderato dai lavoratori? Lo sport. Ma le aziende latitano

In un mondo dell'impresa sempre più attento a trattenere i talenti attraverso piani di welfare allettanti, sembra mancare una particolare attenzione per l'attività fisica. Eppure è quanto chiedono i dipendenti

Lo sport? Per i lavoratori è un ottimo strumento per migliorare il work-life balance, ma le imprese sembrano dargli poca imprtanza. È quanto emerge dall’indagine di InfoJobs Sport&Lavoro, secondo la quale solo il 16% delle aziende prevede la possibilità di fare attività sportive come strumento di welfare aziendale. La quasi totalità dei rispondenti (91,5%) vorrebbe infatti che l’azienda desse la possibilità di fare sport durante la giornata lavorativa.

La palestra vince su tutto

In particolare, il 51% desidera una convenzione con la palestra più vicina all’ufficio dove poter scegliere tra diversi corsi e attività, mentre il 31% parteciperebbe volentieri a gruppi di corsa o tornei con i colleghi. Il 18%, infine, vorrebbe seguire dei corsi di fitness direttamente in ufficio. La preponderanza di interesse per la palestra è dettata probabilmente dalla possibilità di decidere in modo flessibile orari e attività da praticare. A questo proposito, il 49% predilige il tardo pomeriggio per sfogare la tensione accumulata durante la giornata, mentre il 31,6% la pausa pranzo per distrarsi dal lavoro. Iniziare la giornata con lo sport per trovare la giusta carica è allettante solo per il 19%.

Così la motivazione sale

Per quanto riguarda poi le motivazioni per praticare attività sportiva, la metà dei rispondenti vede comunque nello sport un modo per mantenere o ritrovare il proprio benessere psico-fisico (49%), per scaricare la tensione accumulata (23,5%) o per ottimizzare i tempi e gli spostamenti palestra-lavoro (15%). Non stupisce quindi che, tra chi ha dichiarato di avere già accesso a questo tipo di benefit, la soddisfazione sia molto alta: il 60% dei rispondenti dichiara di sentirsi addirittura più motivato al lavoro. Tra chi invece non ha accesso a benefit legati allo sport, il 77% lo considererebbe un valore aggiunto in fase di valutazione di un nuovo lavoro, mentre solo il 14% ritiene più importanti altri tipi di benefit, come corsi di formazione o aree di svago per leggere un libro o rilassarsi durante la pausa pranzo. Se la stragrande maggioranza degli oltre 5.000 rispondenti si dimostra entusiasta all’idea dello sport nel contesto lavorativo, non manca una piccola parte di detrattori (8,5% del campione). Di questi, il 35% ritiene lo sport un momento personale che deve restare al di fuori della sfera lavorativa mentre il 31%, invece, si dimostra critico per via dello scarso tempo disponibile data la costante mole di lavoro.

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