A Trento si studia l’algoritmo antisprechi

L'università di Trento e Cosman al lavoro su un software in grado di gestire e di ottimizzare costantemente le numerose voci di spesa delle aziende

Dopo il lancio delle auto a guida autonoma e dei bot che sul web rispondono autonomamente alle domande dei clienti, oggi ci si prepara per l’avvento di un software in grado di gestire e di ottimizzare costantemente le numerose voci di spesa delle aziende. L’analisi dei big data, gli sviluppi delle applicazioni che si basano sull’intelligenza artificiale e l’industria 4.0, permetteranno di gestire al meglio anche le risorse umane comprese.

E’ questo, infatti, l’obiettivo finale del progetto di ricerca Digital Cost Management – Dicom4.0, che vede in campo i ricercatori del dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione dell’Università di Trento e gli specialisti di Cosman, realtà italiana specializzata di progetti di Cost Management pensati per ottimizzare i costi aziendali, migliorando l’efficienza e massimizzando i risultati.

«Il progetto di durata biennale, rappresenta un’importante sfida nell’ambito della Industry 4.0 che permetterà di innovare e rendere più efficiente le attività di Cost Managment di piccole e grandi aziende attraverso strumenti e sistemi di intelligenza artificiale», commenta il professor Paolo Giorgini, promotore principale del progetto presso UniTrento.

L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare una piattaforma “intelligente” in grado di analizzare costi e processi di organizzazioni complesse e supportare gli specialisti di Cost Management attraverso analisi predittive, confronti storici e tecniche di ottimizzazione dei processi di consumo. Dicom4.0 prevede inoltre lo sviluppo di strumenti di business intelligence per il monitoraggio dei processi di consumo in grado di segnalare criticità e proponendo azioni di adeguamento.

«Obiettivo del Cost Management – spiega Massimo Aielli, direttore scientifico e responsabile grandi clienti di Cosman – è quello di agire sul superfluo, sullo spreco, per riequilibrare le risorse verso attività a maggior valore aggiunto, recuperando così il valore latente presente in azienda che, altrimenti, rischierebbe di restare inespresso. Il Digital Cost Management consiste nel leggere in modo integrato e organico la grande massa di dati prodotti dai terminali collegati in rete, disponibili attraverso internet o proposti dai fornitori di beni e servizi, per trasformarli, in ‘real time’, in informazioni utili al governo dei costi aziendali».

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