Leonardo valuta l’acquisto di Iveco Defence Vehicles

Con ordini per 4 miliardi di euro, la divisione produce blindati e carri armati. L'operazione potrebbe contribuire a creare un polo italiano dei veicoli militari

Leonardo valuta l'acquisto di Iveco Defence Vehicles

Il gruppo della difesa Leonardo avrebbe contattato alcune banche d’affari internazionali, tra cui Ubs, per analizzare la possibilità di acquisire da Iveco la divisione Defence Vehicles, che produce blindati, carri armati e altri mezzi militari. Questa divisione, che conta oltre 1.800 lavoratori, ha archiviato lo scorso anno con un miliardo di euro di ricavi e un margine di profitto del 7,7%.

L’operazione, si precisa in un articolo del Corriere della Sera, potrebbe contribuire a creare un polo italiano dei veicoli militari e andare anche oltre, consolidando le partnership con i principali produttori europei del settore.

Negli ultimi tempi, con l’acuirsi delle tensioni geopolitiche internazionali, Iveco Defence Vehicles (Idv) ha registrato un’impennata degli ordini: si parla di oltre 4 miliardi di commesse.

Leonardo e il dossier Iveco Defence Vehicles

Alcune stime attribuiscono a Iveco Defence Vehicles un valore di circa 750 milioni di euro. Cifra che si avvicina a quanto Leonardo ha ‘incassato’ con le sue più recenti operazioni. La multinazionale guidata da Roberto Cingolani ha collocato oltre 300 milioni di dollari dalla quotazione sul Nasdaq della controllata Dsr, mentre ha chiuso un recente accordo con Fincantieri da 415 milioni di euro per la vendita di Wass.

Con sede a Bolzano, l’azienda produttrice di veicoli militari è stata fondata nel 1937 ed è entrata a far parte del Gruppo Iveco nel 1975. Vanta una struttura interna indipendente interamente dedicata alla ricerca e sviluppo, con sedi a Bolzano e Piacenza, con pieno accesso alle vaste risorse ingegneristiche aziendali di Iveco.

Oltre all’Ufficio Tecnico e all’officina di prototipazione, lo stabilimento di Bolzano ospita tutte le attività di produzione, commercializzazione e post-vendita, mentre un’ulteriore struttura con sede a Vittorio Veneto costituisce un centro di eccellenza per le armature.

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