Dopo mesi di rumor e indiscrezioni, si è concretizzata l’acquisizione della linea Underwater Armament Systems, ex Wass, da parte di Fincantieri che ha così fatto suo il business subacqueo finora controllato al 100% da Leonardo S.p.A.
Stando alla nota ufficiale riportata, il Consiglio di Amministrazione dell’azienda pubblica italiana operante nel settore della cantieristica navale e più importante gruppo navale d’Europa ha dato il via libera all’acquisizione, che si aggiunge a quella di Remazel Engineering S.p.A. e consolida il posizionamento del gruppo come leader nel settore della subacquea e della difesa navale.
Fincantieri, una volta perfezionata l’operazione, acquisirà il controllo di tecnologie subacquee acustiche (come i sonar) che costituiranno un tassello fondamentale nella strategia di crescita nel settore dell’underwater, con un focus su nuove applicazioni in ambito militare, soluzioni innovative per la sicurezza delle infrastrutture critiche subacquee oltre che per nuovi prodotti in ambito civile.
L’ex Wass (Whitehead Alenia Sistemi Subacquei), già a marzo al centro di importanti indiscrezioni di mercato, è stata acquisita per una somma pari a 300 milioni di euro di componente fissa relativa all’enterprise value, ai quali vanno aggiunti un massimo di 115 milioni di euro come componente variabile al ricorrere di determinati presupposti di crescita legati all’andamento della linea di business UAS nel 2024. Fincantieri ha deliberato la proposta di delega ad aumentare in una o più volte, in via scindibile, a pagamento, il capitale sociale per un importo massimo di 400 milioni di euro comprensivo di eventuale sovrapprezzo.
L’acquisizione, che verrò finalizzata ad inizio 2025, contemplerà, oltre all’avveramento di usuali condizioni sospensive per questo tipo di operazioni, il conferimento del predetto ramo d’azienda in una nuova società di capitali. Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato di Fincantieri, ha commentato così la notizia: «Siamo estremamente soddisfatti di questa operazione, che rappresenta una pietra miliare cruciale nella nostra equity story e nell’attuazione della strategia underwater di Fincantieri per il prossimo ciclo industriale. L’autonomia tecnologica subacquea e le capacità esecutive globali, in questo nuovo scenario geopolitico e industriale, saranno i fattori distintivi che consentiranno di valorizzare pienamente il potenziale di Fincantieri nell’interesse degli stakeholder industriali e finanziari del Gruppo».
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