La Gen Z abbandona il contante: il 66,5% paga con smartphone

L'ultimo report Netcomm NetRetail 2023 ha fatto emergere le abitudini d'acquisto degli italiani, sempre più digitali per i pagamenti

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Il progressivo abbandono del contante e il passaggio ai pagamenti digitali è al centro del nuovo report Netcomm NetRetail 2023, che ha fotografato le abitudini d’acquisto degli italiani e confermato che le nuove generazioni sono sempre più orientate verso gli acquisti da smartphone.

La ricerca, riportata dal Sole 24 Ore, evidenzia come la Gen Z (i nati tra la fine degli anni 90 e i primi anni 2010) preferisca sempre più pagare con applicazioni accessibili dal cellulare, indipendenti dai circuiti tradizionali e con una preferenza per i marketplace online rispetto ai negozi fisici. Il loro ecosistema è sempre più cashless e digitale, alla costante ricerca del compromesso tra velocità del servizio e qualità del prodotto – a discapito dell’esperienza diretta d’acquisto.

Secondo il report, il 66,5% degli under 25 compra online tramite smartphone, seguito dal 59.6% della fascia 25-34 anni e dal 52% dei 35-44enni. L’uso delle app è preferito dall’87.6% del campione, rispetto al 30,4% che sceglie il web: a favorire questo dato sono applicazioni come Satispay, sistema di mobile payment alternativo e indipendente che in Italia conta già 700mila utenti Gen Z, utilizzabile anche per pagare nei negozi fisici e scambiare denaro tra contatti (per esempio per dividersi un conto).

“L’influenza della Generazione Z sta spingendo a usare strumenti di pagamento digitali, perché più facili e rapidi – è il commento di Roberto Liscia, presidente di NetComm – Questo però implica che, mentre l’esperienza dell’utente nel pagamento digitale online è strettamente correlata al canale (app/pc/smartphone), la complessità del saldo cashless in un negozio passa attraverso due fattori: arrivo alla cassa e uso il pagamento fisico o digitale (e si tratta, quindi, solo di un cambiamento di mezzi) oppure il digitale diventa un’occasione di self service, di complessità tecnologica ed evoluzione dell’esperienza dell’utente ancora in corso”.

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Dall’analisi riportata dal Sole 24 Ore emerge inoltre che tra i sistemi più rodati c’è il buy now pay later, il finanziamento a breve termine per pagamento a rate che diversi siti e servizi mettono a disposizione dell’utente: questo tipo di cessione del credito spicca tra le preferenze di Gen Z e Millenial, che possono così dilazionare gli importi anche per pagamenti su e-commerce come Amazon. Questo metodo è usato soprattutto nella fascia 25-40 anni: “Più che come strategia di risparmio, il buy now pay later è visto come facilitazione di un pagamento, consentendo di gestire al meglio le spese mensili” è il commento di Liscia.

I più giovani, inoltre, dirottano le proprie finanze e lo shopping su portali di moda di seconda mano come Vinted (soprattutto pubblico femminile 20-45 anni). App e siti di questo tipo hanno portato il tradizionale mercato second-hand delle botteghe negli store online, catturando target anagrafici diversi. Tra i fattori dell’exploit, la maggiore autonomia delle nuove generazioni nelle scelte d’acquisto; lo sdoganamento culturale dell’acquisto di abiti o oggetti di seconda mano;  il budget a disposizione e i temi della sostenibilità ambientale.

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