Tobin Tax, dalla finanza 57 miliardi l’anno per la ripresa

Il presidente Ue Barroso presenta la tassa sulle transazioni finanziarie che, se approvata, entrerà in vigore nel 2014. Ferma opposizione del Regno Unito

La conferma è arrivata dal presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso: l’Europa ha intenzione di far pagare il settore finanziario che, responsabile della crisi almeno quanto gli Stati che hanno truccato i conti, dovrà collaborare per la ripresa dell’economia europea. “Sono fiero di poter dire che la Commissione ha adottato una proposta per la tassa sulle transazioni finanziarie” ha dichiarato Barroso nel discorso sullo Stato dell’Unione a Strasburgo, “se varata, consentirà di avere entrate per 57 miliardi di euro all’anno”. Barroso ha spiegato che dopo il sostegno dato alla finanza (4.600 miliardi di misure di salvataggio e una tassazione ridotta) è ora che i mercati contribuiscano alla ripresa. Nella tassa dovrebbero rientrare l’85% delle transazioni. Soggette a imposta sarebbero tutte le transazioni, in mercati organizzati o fuori borsa, su strumenti finanziari (azioni, obbligazioni, derivati e prodotti strutturati) effettuate da enti residenti nella Ue, ovvero banche, imprese di investimento, assicurazioni, fondi pensione, agenti di borsa, fondi speculativi. Esenti cittadini e imprese visto che la Tobin Tax non si applica a prestiti ipotecari e bancari, contratti di assicurazione o premi assicurativi e attività finanziarie svolte tipicamente da persone fisiche o piccole imprese. La tassa dovrebbe entrare in vigore nel 2014; la proposta deve essere ora discussa e approvata all’unanimità dai ministri dei 27 Paesi Ue, ma al momento alcuni Stati membri si oppongono, su tutti il Regno Unito. Allo scetticismo britannico Barroso ha replicato: “Se, visto il suo passato imperiale, pensa di poter difendere da sola il suo ruolo nel mondo, faccia pure”.

Due aliquote. La commissione propone un’aliquota minima per obbligazioni e azioni dello 0,1% e per i derivati dello 0,01%. Gli Stati possono aumentarla, e per chi ne ha già introdotta una qualche forma (come l’Italia) occorre solo uniformarsi.

Più controllo e sanzioni automatiche: la nuova governance Ue

© Riproduzione riservata