Nvidia, trimestrale ancora da record ma il titolo perde terreno in Borsa

Il calo del titolo a fronte dei record toccati potrebbe sembrare sorprendente ma in realtà non è un evento raro e le ragioni sono molteplici

Altra trimestrale da record per Nvidia. Ma il titolo scivola in Borsa© Shutterstock

Nuovi risultati record per Nvidia: il terzo trimestre fiscale del 2024 consolida ulteriormente la sua posizione di leadership nel settore dei semiconduttori, in particolare nei chip per l’intelligenza artificiale. Con ricavi pari a 35,1 miliardi di dollari, la società ha visto un’impressionante crescita del 94% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La panoramica sembra più che positiva: l’utile operativo è quasi raddoppiato, salendo a 19,3 miliardi di dollari, e l’utile per azione ha toccato i 0,81 dollari superando le aspettative degli analisti di Wall Street, che avevano previsto un EPS di 0,75 dollari. Un successo più o meno prevedibile, almeno per chi segue la storia della società: le cifre di Nvidia sono intimamente connesse alla domanda di tecnologie per l’intelligenza artificiale.

Proprio questa domanda ha alimentato una crescita robusta nei suoi principali segmenti di business. In particolare brilla quello legato ai data center, dove i ricavi sono aumentati del 112% arrivando a 30,8 miliardi di dollari, valore ben al di sopra delle previsioni degli analisti, che si aspettavano circa 28,8 miliardi di dollari.

L’azienda sta dunque continuando a beneficiare del boom dell’AI: i suoi chip sono fondamentali per l’elaborazione dei dati necessari a alimentare le applicazioni di intelligenza artificiale e ciò ha fatto sì che nel corso dell’ultimo anno riuscisse nell’impresa di sorpassare anche Microsoft nella capitalizzazione in Borsa, a entrare nel Dow Jones Industrial Average al posto di Intel e a classificarsi al secondo posto degli asset globali.

Eppure, nonostante questi risultati da record, il titolo Nvidia è sceso di circa il 5% nelle contrattazioni afterhours, per poi portarsi di nuovo vicino ai livelli di chiusura cash. All’apertura di Wall Street le azioni sono previste in ribasso di circa il 2,5%. Potrebbe sembrare sorprendente, considerando che l’azienda ha superato le aspettative, ma in realtà non è un evento raro.

Le azioni di Nvidia sono state, infatti, costantemente soggette a una volatilità crescente negli ultimi trimestri, soprattutto quando la società ha continuato a battere le previsioni finanziarie, ma il mercato ha cominciato a fare i conti con un aumento delle aspettative. Le ragioni del calo del titolo sono molteplici. In primo luogo, la crescita dei ricavi, pur essendo impressionante, ha rallentato rispetto ai trimestri precedenti. Se nei mesi passati Nvidia aveva visto aumenti esponenziali superiori al 200%, questo trimestre ha segnato un’accelerazione più moderata.

Anche la crescita dei margini ha mostrato segnali di rallentamento, con il margine lordo che è passato dal 75,1% al 74,6%. Gli analisti prevedono che il margine lordo continuerà a scendere, raggiungendo il 73% nel quarto trimestre, anche a causa degli investimenti necessari per il lancio dei nuovi chip Blackwell.

Questo rallentamento della crescita, unitamente alla riduzione dei margini, ha sollevato dubbi tra gli investitori, che si aspettavano una performance ancora più forte data la capitalizzazione di mercato che ha ormai raggiunto i 3,6 trilioni di dollari. Inoltre, le previsioni per il quarto trimestre non hanno soddisfatto le aspettative più elevate degli analisti.

Nvidia ha previsto ricavi tra 37,5 miliardi e 38,3 miliardi di dollari, un valore che è leggermente superiore alle previsioni di Wall Street, ma inferiore a quelle degli analisti più ottimisti, che si aspettavano circa 41 miliardi di dollari. Questo ha contribuito ad aumentare l’incertezza tra gli investitori, che temono che il tasso di crescita possa non essere più così esplosivo come in passato.

Un altro fattore che sta influenzando negativamente il titolo è la valutazione estremamente alta di Nvidia. La società è attualmente scambiata a circa 67 volte gli utili annuali, una valutazione che, sebbene ancora lontana dalle bolle speculative che hanno caratterizzato il periodo delle dot-com, fa comunque sorgere interrogativi sulla possibilità di eccessi nei prezzi.

Molti esperti si chiedono se l’attuale boom legato all’intelligenza artificiale possa continuare a giustificare questa valutazione o se, nel lungo termine, ci saranno degli ostacoli legati alla monetizzazione della tecnologia o a nuove sfide nei mercati geopolitici, come quelle relative alla Cina. Nonostante questi rischi, gli analisti restano generalmente positivi su Nvidia. La società ha una posizione dominante nel mercato dei chip per IA, con una quota di mercato dell’80%.

Le previsioni per il futuro sono ancora favorevoli, con alcuni analisti che stimano un utile per azione di 1,30 dollari nel 2024, che salirà a 2,87 dollari nel 2025 e a 4,25 dollari nel 2026, a fronte di una continua espansione della domanda di intelligenza artificiale.

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