Mps, Caltagirone rafforza il capitale all’8% in vista dell’Ops su Mediobanca

Mps, Caltagirone rafforza il capitale all’8% in vista dell’Ops su Mediobanca© Shutterstock

All’orizzonte c’è l’assemblea in merito all’Ops di Mps su Mediobanca e, intanto Francesco Gaetano Caltagirone rafforza il capitale della banca senese dal 5% all’8%. Così facendo consolida la propria posizione come terzo azionista, subito dopo Delfin (che detiene il 9,78%) e il Mef (che è il primo con l’11,73%). Al quarto e al quinto posto ci sono poi Banco Bpm, con il 5%, e Anima, con il 3,99%. 

I primi tre azionisti rappresentano lo zoccolo duro che gestisce quasi il 40% di Monte dei Paschi di Siena e avranno un peso determinante durante l’assemblea del 17 aprile 2025 in merito all’Ops su Mediobanca. E, su questo fronte, i prossimi mesi saranno determinati. 

Mps-Mediobanca, cosa ci si aspetta con Generali

L’offerta, lanciata a gennaio e bocciata dal Consiglio di amministrazione di Mediobanca che l’ha considerata “inadeguata”, potrà arrivare sul mercato a metà anno, non appena ottenute le autorizzazioni necessarie da parte delle autorità competenti. Tuttavia, prima di tutto, dovrà esserci l’esame dei soci Mps e la presentazione del bilancio 2024 e l’aumento di capitale a servizio dello scambio. 

In questo frangente, si starà a vedere se Mps rivedrà i dettagli dell’Ops su Mediobanca. Se così dovesse essere, è probabile che Delfin e Caltagirone mostreranno maggiore soddisfazione e si convinceranno ad aderire all’offerta.

Non è da sottovalutare, infatti, un aspetto: i principali azionisti di Mps sono anche nel libro soci di Mediobanca, dove Delfin controlla il 20% del capitale e Caltagirone circa il 10%. Tuttavia, per avere il controllo dell’assemblea la quota del 30% non basta e serve il voto del Mef per arrivare al 40%.

Se si raggiunge un accordo, e si arriva a Mediobanca, l’obiettivo successivo è Generali. Della società assicurativa Mps detiene il 13% e Delfin il 10% (che però, con ogni probabilità, salirà al 20% a stretto giro). Adesso si attende l’assemblea di Mps a metà aprile, in vista della quale Caltagirone ha rafforzato il proprio capitale raggiungendo l’8%. Determinante sarà Unicredit, che detiene il 4,1% del gruppo assicurativo.

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