Kering e Mayhoola, partita riaperta su Valentino

Il gruppo francese e il fondo del Qatar valutano il futuro della maison italiana. Possibile opzione per Kering per salire al 100% entro il 2028

Kering e Mayhoola riaprono il dossier Valentino© Shutterstock

Il gruppo del lusso Kering e il fondo del Qatar Mayhoola tornano a riflettere sul futuro di Valentino. Secondo quanto riportato oggi dal Corriere della Sera, le due realtà starebbero riesaminando le prospettive della storica maison italiana, con l’ipotesi che, al termine del processo, la società possa fare ritorno sul mercato. Interpellata dal quotidiano, Kering ha scelto di non commentare le indiscrezioni, mentre Mayhoola non ha fornito risposte.

Nel luglio 2023, Kering ha rilevato il 30% di Valentino da Mayhoola per 1,7 miliardi di euro, con la possibilità di acquisire la totalità del marchio tra maggio 2026 e la fine del 2028. L’accordo prevede un’opzione per Kering a salire fino al 100%, mentre Mayhoola può esercitare un’opzione per vendere il restante 70% ancora in suo possesso.

L’operazione da 3,4 miliardi per salire al 100%

Secondo il Corriere della Sera, l’esborso per il 70% residuo potrebbe aggirarsi intorno ai 3,4 miliardi di euro. Su richiesta di Mayhoola, la cifra potrebbe essere saldata anche in azioni Kering, fino a un massimo di 3 milioni di titoli. Basti pensare che il 30% acquistato nel 2023 per 1,7 miliardi, oggi – con Valentino che in Borsa ha raggiunto una valutazione di oltre 570 milioni – avrebbe un valore decisamente più alto.

Il 2023 si è chiuso con risultati in miglioramento per Valentino. Dopo anni difficili, la maison ha generato ricavi per 1,3 miliardi, in lieve calo rispetto al passato, ma ha registrato una crescita della redditività: la marginalità è salita dal 21% al 24%, mentre l’utile netto è più che raddoppiato, raggiungendo 28 milioni di euro.

Un rilancio che è stato accompagnato da un cambio al vertice, con l’arrivo di Alessandro Michele, scelto per guidare una nuova fase del marchio. Sul piano finanziario, Valentino ha investito 530 milioni di euro nel rafforzamento della produzione e nella ristrutturazione dei negozi.

Le difficoltà di Kering e la strategia futura

L’acquisizione della quota in Valentino ha rappresentato l’apice di una campagna di acquisizioni costata a Kering 14 miliardi di euro in pochi anni, tra marchi e immobili di prestigio, incluso il palazzo di via Montenapoleone 8 a Milano. Un’operazione che ha però pesato sul bilancio: il debito è salito fino a 10,5 miliardi di euro, mentre le vendite hanno rallentato, in particolare per Gucci, in difficoltà da mesi.

È Gucci la zavorra di Kering o viceversa?

Oggi Kering valuta nuove strategie per contenere l’esposizione finanziaria, con la possibilità – prevista dai patti – che i due azionisti possano accordarsi per non procedere con l’operazione sul 100%. L’eventuale vendita da parte di Mayhoola, tuttavia, sembra ancora possibile: tutto dipenderà dal prezzo e dalla strategia del gruppo francese.

La decisione finale arriverà nei prossimi mesi, ma i nuovi piani verranno probabilmente annunciati a settembre, quando sarà operativo Luca de Meo, ex Renault, scelto per guidare Kering insieme a François-Henri Pinault.

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