Stellantis ha dovuto fare i conti con le conseguenze dei dazi Usa. L’azienda si è trovata costretta a sospendere Il gruppo la produzione in Italia del modello destinato all’export americano, la Dodge Hornet 2026.
È un altro colpo per la casa automobilistica che, già nel primo semestre del 2025 ha visto crollare del 90% la produzione di Hornet a Pomigliano d’Arco.
Gli effetti della politica commerciale di Trump
Stellantis deve valutare le ricadute dei dazi Usa, che comunque attualmente stanno fermando una fetta importante della produzione in Italia. Dato che la Dodge Hornet 2026 è rivolta esclusivamente al mercato del Nord America, i dubbi sull’evoluzione della guerra commerciale in atto stanno frenando il gruppo, che vuole “valutare gli effetti delle tariffe Usa prima di procedere con la pianificazione industriale definitiva”.
L’obiettivo di Trump, che ha recentemente intensificato i dazi contro l’Europa portandoli al 30% dal primo agosto, è di spostare la produzione negli Stati Uniti: “Fatele qui le vostre auto”, ha detto.
È un approccio protezionistico che rischia di compromettere gli investimenti e, di conseguenza, i piani industriali di Stellantis. La Hornet rischia di rimanere in fase embrionale, visto che che è stata pensata per il target americano. Si tratta di un Suv compatto, ma con un design europeo. L’ingegneria italiana e il brand USA sembravano il mix perfetto che, però, è stato messo in stand-by. Così viene confermata una crisi di settore ancora più ampia.
La crisi del settore automobilistico
La scelta di Stellantis non è legata solo a un singolo modello, ma è tutta la filiera italiana a rischio. Lo stabilimento di Pomigliano d’Arco ha già registrato dei numeri preoccupanti. Il sito, che basa i suoi volumi sulla Panda, già nel primo semestre del 2025 ha visto un calo notevole della produzione dell’attuale Hornet.
Si parla di appena 1.360 unità, in diminuzione di oltre il 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A rivelarlo sono i dati del sindacato Fim-Cisl. In sostanza, nessuna vettura è stata prodotta dal secondo trimestre in poi. Questo è un chiaro segnale che le valutazioni strategiche fossero già in corso da tempo.
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