Stellantis ha deciso di spostare la propria attenzione altrove e abbandona l’idrogeno. Si tratta di un investimento che aveva intrapreso per sviluppare una nuova tecnologia a celle a combustibile alimentate insieme alla società Symbio, fondata con Michelin e Forvia. Lo ha reso noto l’azienda attraverso una nota ufficiale, con cui si stacca dalla joint venture paritaria con le due società francesi. Per quanto l’idrogeno sia considerato strategico sul lungo termine, non ha sbocchi sul medio periodo e non è sostenibile al momento.
Il nuovo Ceo Antonio Filosa ha evidenziato alcune criticità come la scarsità di infrastrutture per il rifornimento, l’elevato capitale che necessita per la produzione con una domanda ancora troppo bassa. Inoltre, scarseggiano anche gli incentivi economici per il taget di riferimento. E questo complica un quadro complessivo critico per l’intero settore automobilistico.
Il piano di Stellantis
Stellantis dice addio all’idrogeno bloccando il lancio della nuova gamma di veicoli commerciali leggeri Pro One. Si tratta di una produzione su larga scala che sarebbe dovuta partire proprio nell’estate 2025 a Hordain, in Francia, e a Gliwice, in Polonia. La decisione presa, però, non avrà ripercussioni sul piano occupazionale. Stellantis ha comunque assicurato che non ci saranno impatti occupazionali diretti per i lavoratori degli impianti coinvolti. Le risorse finora dedicate all’idrogeno saranno destinate ad altri progetti di ricerca e sviluppo, soprattutto sull’elettrico e l’ibrido.
“La tecnologia a idrogeno rimane confinata a una nicchia, senza prospettive realistiche di sostenibilità economica a medio termine”, ha sottolineato Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer della regione Enlarged Europe di Stellantis. “In un contesto normativo europeo sempre più stringente sul fronte delle emissioni di CO2, dobbiamo fare scelte strategiche chiare per restare competitivi. Puntiamo con decisione sulla mobilità elettrica e ibrida, dove possiamo già offrire soluzioni concrete ai clienti”.
Adesso il futuro di Symbio è a rischio. La joint venture paritaria con Michelin e Forvia, con quote del 33% ciascuna, fondata per sviluppare e produrre sistemi a celle a combustibile per veicoli leggeri e commerciali, sarà soggetta a consultazioni per valutare le conseguenze sul mercato. Si valuteranno gli obblighi reciproci e le nuove opportunità da abbracciare. Senza il sostegno industriale di Stellantis, la società potrebbe trovarsi costretta a rivedere i piani o cercare nuovi partner industriali.
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