Pensioni, Lavoro e ritorno dell’Ici, il piano di Monti prende forma

Le misure del nuovo governo Monti annunciate in Senato; si pensa a una nuova manovra, ma c’è da attuare anche i provvedimenti del precedente esecutivo

La priorità, non dimentichiamolo, sarà attuare i provvedimenti contenuti nelle due manovre e nella legge di stabilità dell’ormai ex governo Berlusconi. Poi non sono esclusi altri interventi, soprattutto per quei settori che, causa divergenze politiche, non si è riusciti neanche a prendere in considerazione, ovvero la riforma delle pensioni (osteggiata dalla Lega), quella sulla riforma del Lavoro (su cui soprattutto i sindacati erano pronti a dare battaglia), l’Ici e una possibile patrimoniale (due provvedimenti che il Pdl al governo non ha voluto inserire in agenda). Monti, che ha appena ricevuto un largo consenso in Senato e si appresta a riceverlo alla Camera dei deputati (voto previsto per le 14 di oggi, guarda la diretta), sembra avere i numeri per attuare tutto questo. Fisco, previdenza, lavoro, donne e giovani: premier ha fornito a Palazzo Madama le linee guida e la tempistica degli interventi durante il discorso per la richiesta della fiducia. I tempi di un primo intervento non sono ancora noti ma Monti indica “alcune settimane” per mettere a punto i primi correttivi ai conti per il pareggio nel 2013. Ecco in sintesi le misure prospettate da Monti:

ICI E FORSE PATRIMONIALE: L’Ici sulla prima casa potrebbe tornare a breve perché la sua assenza è “un’anomalia”. Le modifiche potrebbero arrivare nel contesto dell’Imu, la nuova imposta municipale che scatta dal 2014. “Intendiamo riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare”, dice Monti non escludendo dunque anche l’ipotesi di una patrimoniale sugli immobili.

PENSIONI: Non si dovrebbe intervenire sulle pensioni perché in Italia l’età di uscita è anche più alta che in Francia e Germania. Ma – dice Monti – c’è un problema di “ampie disparità legate alle diverse forme contrattuali”. Disparità che vanno eliminate insieme alle “ingiustificate aree di privilegio”.

LAVORO: Favorire quello di giovani e donne, rivedere il sistema degli ammortizzatori, proseguire lo spostamento del baricentro della contrattazione verso i luoghi di lavoro. Superare il dualismo tra chi è molto tutelato e chi non lo è affatto (contratti a termine o a tempo determinato). Il tutto con il concorso con le parti sociali.

FISCO: Per abbattere il peso del fisco sul lavoro il governo pensa a reperire risorte attraverso “un aumento del prelievo sui consumi (l’Iva, ndr) e sulla proprietà (immobili e capitali, ndr)”. L’ambito di intervento potrebbe essere l’attuale delega fiscale.

NUOVA MANOVRA. “Dovranno essere identificati gli interventi volti a colmare l’eventuale divario rispetto a quelli (gli obiettivi) della manovra di bilancio”, spiega Monti. Cioè un’ulteriore manovra correttiva. Il premier non indica cifre, ma il differenziale richiede ora 11 miliardi di interventi solo per il deficit: a questo, poi, vanno aggiunti i costi per gli interessi legati allo spread.

TAGLI POLITICA: Tutti dovranno intanto agire “con sobrietà”, cioè evitando gli sprechi. Si avvierà da subito una ‘spending review’ del Fondo unico della presidenza del Consiglio e il riordino delle competenze delle Province, fino alla completa eliminazione.

INTEGRAZIONE PER AGENZIE FISCALI: Integrazione tra le agenzie fiscali, razionalizzazione delle strutture periferiche dello Stato, coordinamento delle attività delle forze dell’ordine, accorpamento enti previdenza e razionalizzazione dell’organizzazione giudiziaria.

AUTORITÀ DI VIGILANZA SU PAREGGIO DI BILANCIO: Esiste già un Ddl che dovrebbe essere esaminato a Montecitorio sull’inserimento della regola del pareggio in Costituzione. Ma Monti vuole rafforzare il vincolo ed evitare che i progressi raggiunti per centrare il pareggio “vengano erosi negli anni successivi”. La regola presenta delle complessità e quindi si procederà a studiare le esperienze dei paesi che hanno affidato ad autorità indipendenti la verifica del rispetto della regola.

INFRASTRUTTURE, ANTITRUST, ORDINI: La scelta di un super ministero (Sviluppo-Infrastrutture) per un super-impegno: rilanciare la crescita e quindi le infrastrutture. Ma uno stimolo serve anche alla concorrenza: più strumenti per l’Antitrust, riordino degli ordini (via le tariffe minime), più qualità dei servizi pubblici; ridurre i tempi della giustizia civile anche attraverso la riduzione delle sedi giudiziarie.

ELENCO IMMOBILI ENTRO APRILE 2012: Entro aprile dell’anno prossimo sarà definito l’elenco degli immobili pubblici da cedere come previsto dalla Legge di Stabilità. Frutterà almeno 5 miliardi l’anno.

© Riproduzione riservata