L’Italia è sempre più sensibile all’ambiente e al risparmio economico: l’usato, infatti, nel 2024 ha registrato un incremento del 3% rispetto al 2023. Il 63% degli italiani lo hanno scelto per le proprie compravendite. Si tratta di un settore in continua crescita dal 2015, quando il dato era fermo a 44 punti percentuali
La second hand economy è il terzo comportamento sostenibile più praticato dagli italiani: 27,2 milioni di persone soltanto nel 2024 per un valore di 27 miliardi di euro (un miliardo rispetto all’anno precedente). È un dato che equivale all’1,2% del Pil italiano. Per la prima volta l’online supera l’offline, è infatti una pratica scelta da sette italiani su 10, precisamente dal 69%. Il 49% lo preferisce perché l’offerta è maggiore, il 47% perché si può acquistare in qualsiasi momento della giornata e da qualsiasi parte del mondo.
“L’online quest’anno ha superato l’offline anche a valore, e non solo per adoption, con una crescita di 1,4 miliardi anno su anno. Un trend che prosegue dal 2014 e che ci porta ad affermare che la second hand continuerà a crescere, grazie all’esperienza sempre più simile all’e-commerce che fornisce una risposta veloce e sicura ai bisogni quotidiani” – ha detto Giuseppe Pasceri, Ceo di Subito – Anche i nostri dati interni ce lo confermano: solo su Subito nel 2024 abbiamo avuto una media 2,6 milioni utenti attivi in piattaforma ogni giorno (+5,7% vs 2023), dato che vediamo crescere nel primo trimestre del 2025 fino a raggiungere punte di oltre 2,8 milioni”.
Second hand, le categorie più in voga
In Italia l’usato viene visto come un’opportunità concreta da un numero sempre maggiore di persone. Sono soprattutto i veicoli a essere scelti, con 10,8 miliardi di euro e un trend sostanzialmente stabile rispetto al 2023. Al secondo posto si trovano gli articoli per la casa e la cura della persona, per un valore di 7,3 miliardi di euro. Il comparto dell’elettronica raggiunge i 5,2 miliardi di euro con un incremento del 6%. Sport e hobby hanno contribuito al fatturato del second hand per 3,1 miliardi di euro.
Online è la categoria Casa & Persona ad avere maggiore successo, con il 76% e +4 punti percentuali rispetto al 2023. Segue Sports & Hobby, con il 57% e +2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. L’elettronica si attesta al 43%, i libri e le riviste al 31%, l’arredamento e i casalinghi al 25%, i veicoli al 23% e abbigliamento e accessori al 22%.
Perché si scelgono gli articoli usati
Il 61% degli italiani sceglie il second hand perché punta al risparmio, il 42% lo fa per una questione di sensibilità agli sprechi, il 38% perché crede nel dare una seconda vita alle cose. Il 37% di chi vende, invece, si concentra sul guadagno; il 75% si vuole disfare degli oggetti che non gli sono più utili.
A livello territoriale, la regione più sensibile alla tematica è la Lombardia con un fatturato di 4,6 miliardi di euro. Sul secondo gradino del podio, a pari merito, salgono invece il Lazio e la Campania con 2,9 miliardi di euro. E, anche qui, ad avere maggiore successo è l’e-commerce. La medaglia di bronzo va alla Puglia che, in un anno, ha dimostrato l’incremento maggiore: è passata da 2,1 miliardi di euro a 2,8.
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