Centri commerciali: vendite in crescita nel 2023 (+3,7). Crolla l’elettronica di consumo

Buoni risultati nei primi nove mesi dell’anno, con il terzo trimestre che conferma il sostanziale ritorno ai livelli pre-Covid. L’andamento, però, non è uniforme: crescita a doppia cifra per ristorazione e cura della persona, -8% per il comparto hi tech

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I centri commerciali tornano a essere un punto di riferimento per gli acquisti degli italiani, ma non per tutte le categorie merceologiche. Nei primi nove mesi dell’anno il settore ha registrato vendite in crescita pari al 3,7% sul 2022 e del 2,3% rispetto al 2019, antecedente alla pandemia di Covid. Dati, quelli presentati dall’Osservatorio Cncc (Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali) realizzato in collaborazione con EY, che confermano una generale ripresa iniziata lo scorso anno.

Elettronica di consumo in sofferenza nei centri commerciali: vola la ristorazione

Tra tutte le categorie merceologiche analizzate dall’Osservatorio, nei primi nove mesi dell’anno la ristorazione si conferma tra le più performanti con un rialzo dei fatturati sul 2022 pari al 17,9% e del 12,7% sul 2019.

In controtendenza con l’andamento generalizzato dei settori, l’elettronica di consumo (-7,9% rispetto ai primi nove mesi del 2022, -5% vs il 2019). Il dato, si precisa nell’Osservatorio Cncc, rispecchia i trend globali del settore a causa della saturazione del mercato per il calo della domanda dovuta alla forte spinta durante il periodo pandemico.

Da rilevare positivamente la ripresa del settore dell’intrattenimento cinematografico, che rappresenta una componente importante dell’offerta dei centri e parchi commerciali, dopo la contrazione causata dalla pandemia.

Gli incassi delle sale cinematografiche hanno registrato durante il periodo estivo 2023 una crescita vertiginosa (17,9 milioni di biglietti, per 125 milioni di incassi, +124% vs 2022 e +5% vs 2019), anche grazie alla campagna estiva promossa dal Ministero della Cultura, che ha reso i film italiani ed europei accessibili al pubblico a soli 3,50 euro.

Fenomeno che si rispecchia nell’andamento del comparto food, le cui dinamiche hanno una forte correlazione. Questo è anche un segnale di un orientamento dei visitatori verso attività di intrattenimento e servizio oltre allo shopping. Un trend, inoltre, che potrà favorire ulteriormente la ripresa degli ingressi nei centri commerciali.

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