L’intelligenza artificiale (AI) è senza dubbio il tema odierno di discussione più interessante. Il coinvolgimento generale non sorprende se si considerano le possibilità offerte attraverso il corretto utilizzo di questa tecnologia. Comprovati e considerevoli i vantaggi che si possono e potranno trarne. Molti ancora gli scettici e infastiditi, altri al contrario non vedono l’ora di confrontarsi in questo stimolante e innovativo “ambiente”.
Gestire tale moderno rapporto creando una solida ed equilibrata relazione è obiettivo prioritario. Ritornare ad avvalersi di un pensiero critico poi, è per tutti quanto di più imprescindibile. La vera sfida risulterà quindi quella di garantire l’operatività del “nuovo” assicurando sviluppo, risultati e sicurezza globale. «The Times They are A-Changin’» cantava Bob Dylan nel lontano 1964, rammentando quanto fosse prioritario prendere atto di come con velocità il mondo stesse mutando. Oggi tutto è ancora più rapido! Viviamo la trasformazione quotidianamente e rinunciare ad affrontare con coraggio il territorio sarebbe un errore capace di provocare danni irreparabili. Perché temere la novità senza averne approfondito l’utilizzo e i possibili vantaggi? Forse dovremmo, con coerenza e meticolosità, prendere atto di quanto ci viene proposto, ritornando a valutare contesti e opportunità in modo concreto e visionario.
Insomma, è sempre più evidente la necessità di costruire una nuova cultura che possa essere d’aiuto e allo stesso tempo garantire interesse e partecipazione globale. Considerando i contesti che stiamo vivendo, tutto può risultare difficile e denso di insidie, ma credo che nessuno in nessuna epoca abbia mai avuto la possibilità di vivere periodi rilassati in anni di cambiamento. Detto questo, si è sempre più consapevoli che l’elemento umano, al di là della capacità di proporsi in modo “patinato” sui social, dovrà garantire qualità uniche come grande volontà partecipativa, concretezza e specifiche capacità relazionali. Risorse aperte, creative e visionarie con caratteristiche personali capaci di “cavalcare” con efficacia i contesti, consapevoli che l’impegno nell’acquisire competenze, in questi tempi moderni, non avrà mai fine.
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