Arvind Krishna (Ibm): tutte le aziende diverranno A.I. Company

Per il nuovo vertice dell'azienda, il keynote speech inaugurale di Think 2020 è stata l'occasione per presentare il futuro che ci aspetta dopo la pandemia

Hybrid cloud e intelligenza artificiale: sono stati loro i protagonisti dello speech inaugurale di Arvind Krishna, Ceo di Ibm, al Think Digital 2020, una due giorni che quest’anno si sta svolgendo interamente in live streaming (5 e 6 maggio). Krishna, Ceo di Ibm da appena un mese, non ha solo avuto l’onore e l’onere di succedere a Ginni Rometty dopo 18 anni, ma si è ritrovato a farlo nel corso di una pandemia imprevedibile che sta mettendo in difficoltà le imprese di tutto il mondo. Questo speech è stato quindi un’occasione importante per guardare al futuro che ci aspetta e spiegare alle aziende come Ibm potrà aiutarle a uscire dalla crisi post coronavirus.

L’immagine disegnata dal nuovo Ceo di Ibm è stata molto chiara: la pandemia non ha fatto altro che accelerare la trasformazione digitale e alla fine, prevede, “ogni azienda sarà una A.I. company. E non per scelta, ma per necessità“. E se la situazione che stiamo vivendo è sicuramente difficile per tutti, Krishna ha sottolineato come possa comunque trasformarsi in un motore che ci spinga a trovare “nuove soluzioni, nuovi modi di lavorare e nuove partnership a beneficio della tua azienda e dei tuoi clienti, non solo oggi ma per gli anni a venire”.

Naturalmente Krishna si è poi concentrato sulle soluzioni concrete che la sua impresa può offrire alle aziende e lo ha fatto sottolineando come saranno, appunto hybrid cloud e intellligenza artificiale “le due forze dominanti alla guida della trasformazione digitale”.

Tre le principali soluzioni proposte da Ibm. Innanzitutto Watson AIOps, che utilizza l’intelligenza artificiale per auto-rilevare, diagnosticare e rispondere alle anomalie IT in tempo reale. Watson AIOps, ha spiegato Krishna è basato su Red Hat OpenShift (Red Hat è stata recentemente acquisita dal colosso statunitense) per funzionare in ambienti cloud ibridi e sfrutta le tecnologie di collaborazione centrali dell’ambiente di lavoro distribuito di oggi. In secondo luogo, sempre utilizzando Red Hat OpenShift, Ibm ha presentato nuovi software e servizi per aiutare le imprese e il mondo delle telecomunicazioni nella transizione verso l’edge computing e il 5G. Infine, il manager ha presentato con orgoglio il “financial services-ready public cloud“, ossia una piattaforma che integra i servizi finanziari di fornitori di software indipendenti (ISV) e fornitori di software come servizio (SaaS). In sintesi, Assima, C3.ai, Finacle, Intellect Design e Thought Machine si sono impegnati portare le loro offerte sulla piattaforma, per assicurare alle banche un modo efficiente per lavorare con fornitori di fiducia.

“Le piattaforme tecnologiche”, ha concluso il Ceo di Ibm, “sono le basi per avere un vantaggio competitivo nel 21esimo secolo. Determineranno la rapidità con cui un’azienda può orientarsi verso nuove opportunità di mercato, quanto bene serve i suoi clienti, quanto si può ridimensionare e quanto velocemente può rispondere a una crisi come quella che stiamo affrontando oggi”.

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