Asta da record: Romanée Conti è il vino più caro del mondo

Battuto a prezzi eccezionali da Sotheby's un lotto da 114 bottiglie del mitico nettare di Borgona: 1,29 milioni di euro, cioè 11 mila euro a bottiglia

Una bevuta decisamente costosa, ma forse impareggiabile. E’ quella che si è assicurato un ricchissimo (e anonimo) amante di Romanée-Conti di Borgogna, nettare amatissimo dai sommelier, in un’asta a Hong Kong.

Le 114 bottiglie del lotto – 19 per ognuna delle sei annate selezionate tra il 1992 e il 2010 – sono state battute da Sotheby’s per 1,292 milioni di euro. Praticamente 1.300 euro a bicchiere, oltre 11 mila euro per una bottiglia.

Si tratta di un autentico record: il primato precedente apparteneva a 50 casse di Chateau Mouton Rothschild 1982 aggiudicate per 1,05 milioni di dollari (840 mila euro).

UNA STORIA IN OGNI GOCCIA. Prodotto da uno dei vigneti più famosi del mondo, la storia del Romanée-Conti inizia nel 1451 sotto il nome di Cros de Clou. A vendere quei due ettari di terreno ai Croonenbourg furono i frati del convento di St.Vivant. Passato di mano in mano, nel 1760 fini ai Principi di Conti che gli imposero il nome odierno.

«Questo lotto di Romanée-Conti rappresentava un’occasione unica di acquistare una quantità senza precedenti del vino più desiderabile del mondo», ha commentato Robert Sleigh, capo del dipartimeno enologico per Sotheby’s Asia. Il ricco compratore potrebbe aver sfidato la politica di austerità lanciata dal governo cinese che sta mettendo in ginocchio il mercato dei beni di lusso nell’ex colonia inglese, pur di assicurarsi un pezzo di storia del vino.

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