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Lifestyle

Ora il Pick-up è glamour

Tra cavalli a profusione e allestimenti premium, quello che era un veicolo da lavoro si è trasformato nell’ultima tendenza a quattro ruote

Problema: come trasformare in oggetto del desiderio per diversamente abbienti un veicolo che in giro per il mondo trasporta nel suo cassone soprattutto laterizi, strumenti da lavoro e animali da cortile? Nel caso dei pick-up la soluzione è semplice: sostituendo la definizione di mezzo da lavoro con quella di “novità per l’urban lifestyle” o “modello premium per target alternativi”, che non significano nulla ma fanno soffiare i venti della tendenza.

Classe X: il pick-up Mercedes

Ci crede anche Mercedes che irrompe sul mercato con la Classe X, un bestione lungo più di 5,3 metri, parente blasonato del Nissan Navara, che si può scegliere con motori a quattro o sei cilindri, trazione posteriore o integrale, cambio manuale a sei marce o automatico a sette rapporti. Ma non sono le caratteristiche tecniche a far entrare nei salotti buoni quello che in origine sarebbe un umile operaio della strada: i progettisti tedeschi hanno profuso lusso a piene mani nella loro creatura, che può avere sei diversi tipi di rivestimento dei sedili, incluse due varianti in pelle pregiata. Così la casa della stella a tre punte può permettersi di vendere ad almeno 40 mila euro il suo cassonato, e a chi lo acquisterà resta solo la scelta se caricarci magnum di Dom Perignon, tavole da surf firmate o le scorte per l’inverno di culatello di Zibello e prosciutti di Cinta senese.

Gli altri stranieri: i pick up Ford, Toyota e Ssangyong

Se, poi, siete dei puristi e volete un mezzo che arrivi diretto dalla terra di origine di questa tipologia di veicoli, potete puntare sulla Ford Ranger, con misure da Marilyn della strada: 536x186x182. Il motore più scarso ha comunque 160 cavalli, ma conviene puntare su quello da 200 che richiede uno sforzo economico ben superiore ai 32 mila euro di base, ma assicura prestazioni muscolose, grazie a un propulsore a gasolio da 3.200 centimetri cubi di cilindrata. Già che si è in vena di spese vale la pena di optare per la versione Limited, che ha gli interni in pelle, i sensori di parcheggio posteriori e l’antifurto. A questo punto il conto da pagare al concessionario è salito fino a 41 mila euro. Ma ci sono altri rivali dei pick-up in salsa tedesca o americana come la Toyota Hilux, lunga a sua volta 5,3 metri. Si porta a casa a partire da circa 28 mila euro, ha 150 cavalli e si può scegliere sia a trazione posteriore sia 4×4 e con cabina singola o extra cab per chi vuole quattro posti molto comodi e cinque comunque vivibili. Se per le finanze di famiglia è troppo, una soluzione potabile è la coreana Ssangyong Actyon Sports. Ha un cassone che può caricare fino a 700 kg, un prezzo-base di 22.950 euro ed è proposta con un turbodiesel due litri da 155 cavalli, abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. Dentro niente pellami di pregio e via libera a plastiche di serie B se confrontate con quelle made in Deutschland, ma per salvare il conto corrente… Vale semmai la pena di spendere qualcosa in più per portarsi in garage la versione con la trazione integrale inseribile e il riduttore, indispensabili per qualche escursione in fuoristrada.

Il pick-up “italiano”

E il made in Italy? Un pick-up battente bandiera tricolore in realtà c’è, si chiama Fiat Fullback ed è il gemello del Mitsubishi L200. Di fatto è italiano come certi calciatori sudamericani che hanno la nostra cittadinanza perché hanno un trisnonno nato a Cuneo, basti pensare che viene prodotto negli stabilimenti thailandesi del costruttore giapponese, ma in tempi di globalizzazione ci si deve rassegnare. Resta il fatto che con questo veicolo il gruppo capitanato da Sergio Marchionne allarga i propri orizzonti. «In Europa il 6% dei veicoli commerciali venduti sono pick-up, ma questa percentuale sale a quota 70% in Africa e in Medio Oriente», ha sottolineato al momento del lancio del nuovo modello il top manager Domenico Gostoli. E in quelle regioni a Sud-Est dell’Europa Fiat-Chrysler commercializza i pick-up cult della serie Dodge Ram, rutilanti e muscolosi, che in Italia possono essere acquistati da importatori paralleli tipo Cavauto o Bondesan. Un piatto ricco, insomma, in cui sarebbe stato suicida non ficcarsi alla grande con un mezzo, il Fiat Fullback, che ha una capacità di carico di una tonnellata, è disponibile con tre tipi di carrozzeria ed è equipaggiato con due versioni del motore 2,4 turbodiesel che erogano, rispettivamente, 150 e 180 cavalli.

Le proposte di Nissan, Renault e Volkswagen

Anche Renault non si è lasciata sfuggire l’opportunità di cavalcare il pick-up e sfruttando l’alleanza con Nissan ha realizzato Alaskan, che sta arrivando nelle concessionarie. Un veicolo lungo 540 cm, che nella versione borghese offre un turbodiesel 2.3 litri da 190 cv, il cambio automatico, finiture ricercate, videocamera a 360 grandi, sedili a “gravità zero”, che consentono una migliore ripartizione della pressione del corpo sulla seduta per conquistare coloro che amano gli sport all’aria aperta. Infine, due bestseller nelle classifiche di vendita della categoria. Il primo è firmato Nissan, si chiama Navara, è lungo 523 centimetri e largo 179 e si fa comprare con un minimo di 28.300 euro. Il secondo è l’Amarok di casa Volkswagen e sotto al cofano ha motori da 204 o 224 cavalli accoppiati a un cambio sequenziale a otto marce. Il prezzo non è proprio popolare dato che è fissato a un minimo di circa 38 mila euro. Ma per mettersi in linea con le ultime tendenze dell’urban lifestyle o trovare un “modello premium per target alternativi”, forse, vale ancora il vecchio motto che recita: «chi più spende meno spende»…

Credits Images:

Mercedes Classe X