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Lavoro

Le giovani donne italiane, svantaggiate nel lavoro e a casa

Sono più istruite degli uomini ma più spesso si trovano disoccupate. Rispetto ai colleghi maschi devono accontentarsi più frequentemente di lavori non all’altezza del loro titolo di studio. Hanno meno tempo libero e sono maggiormente impegnate nei lavori familiari. Ecco la fotografia dell’Istat

L’Italia non è un paese per donne, soprattutto non per giovani donne. È questo in breve quello che emerge dal rapporto dell’Istat sulla condizione delle giovani donne italiane, quelle la cui età è compresa tra i 18 e i 29 anni. L’approfondimento reso noto oggi, proprio in occasione della festa della donna, ci restituisce una fotografia sbiadita, la conferma di quanto nel nostro paese la parità tra uomini e donne sia ancora lontana. Le giovani risultano, infatti, più svantaggiate nel lavoro rispetto ai loro coetanei maschi. Studiano di più ma trovano meno lavoro. Spesso si devono accontentare di un lavoro part-time, anche quando lavorerebbero a tempo pieno e rispetto agli uomini più frequentemente vengono loro proposti contratti a tempo determinato. Hanno meno tempo libero rispetto ai coetanei maschi e sono più impegnate, anche quando vivono con i genitori, nei lavori domestici.

Le giovani vivono con i genitori in maggioranza, ma meno dei giovaniDei 3 milioni e 855 mila donne fra i 18 e i 29 anni, il 71,4% vive con i genitori, contro l’83,2% dei coetanei maschi. Se i motivi economici (costo della casa e lavoro) si collocano in posizione rilevante per entrambi i generi (41,5%), sono i maschi a sottolineare maggiormente, tra le motivazioni che li spingono a restare a casa con i genitori, il motivo “sto bene così, mantengo comunque la mia libertà” (31,3% contro 24,1%) e le giovani indicano di più il “poter continuare gli studi” (42% contro 29,8%).

Più donne che studiano e con livelli di istruzione più alti Nel 2010 il 37,6% delle giovani donne segue un percorso di istruzione, contro il 30,7% dei maschi (nel 2005 erano rispettivamente il 33,3% e il 27,8%). Nel corso di cinque anni il livello di istruzione delle giovani è aumentato più che per i coetanei: le laureate sono passate dal 10,5% al 14,9% delle donne della stessa fascia di età, mentre i laureati dal 6,9% al 9,4%. Le diplomate sono il 56%, una quota pari a quella dei giovani maschi, e mentre il 29,2% delle giovani possiedono al massimo la licenza media (34,8% nel caso dei maschi).

Nell’occupazione sempre più svantaggiate Il tasso di occupazione femminile è pari al 35,4%, contro il 48,6% dei maschi, 13 punti in meno. Solo per le laureate il tasso di occupazione è simile a quello dei coetanei (47,7% contro 48,8%). Anche per chi è in possesso di diploma, la differenza di genere nei tassi di occupazione rimane elevata (50,8% contro 37,2%).

Più occupazione a tempo determinato rispetto ai colleghi Le giovani donne hanno più frequentemente un lavoro a tempo determinato (34,8% contro 27,4%). La percentuale di tempi determinati tra le giovani cresce con il titolo di studio, passando dal 28,8% tra chi ha un titolo di studio basso al 35,0% delle diplomate, fino al 40,6% delle laureate.

Più donne in part time, in maggioranza non scelto La percentuale di donne giovani in part time è tripla rispetto a quella maschile (31,2% contro 10,4%) e si mantiene elevata anche per le laureate (24,1%). Il 64% delle donne di 18-29 anni dichiara di lavorare part time perché non ha trovato un lavoro a tempo pieno.

Titolo di studio più elevato rispetto al lavoro svolto Un terzo dei giovani occupati ha un titolo di studio più elevato di quello che servirebbe per svolgerlo, le giovani presentano una percentuale di due punti più alta dei loro coetanei (34,8% contro 32,5%).Le laureate sottoutilizzate raggiungono il 49,5% contro il 42% dei laureati.

Sono più numerose dei maschi le giovani che non lavorano e non studiano Nella classe di età 18-29 anni sono 1 milione 153 mila le giovani Neet che non studiano né lavorano; più della metà (622 mila) vive al Sud e la metà (626 mila) ha tra 25 e 29 anni.In percentuale, le giovani che non studiano e non lavorano sono il 29,9%, un valore più alto di quello maschile (22,9%). Il livello è molto elevato tra le giovani con basso titolo di studio (43,8%), ma si mantiene intorno ad un quarto per le diplomate e laureate.

Più disoccupate le giovani donneIl tasso di disoccupazione femminile, per l’età 18-29 anni, è al 21,1%, contro il 18,4% di quello maschile.

Più lavoro familiare e meno tempo libero per le giovaniLa divisione dei ruoli di genere è molto accentuata anche tra i giovani, sia tra quanti vivono ancora in condizione di figlio con i genitori, sia tra quanti hanno ormai formato una famiglia propria. Non solo la quota di giovani figlie coinvolte nel lavoro familiare è doppia rispetto a quella degli uomini (75,4% contro il 37,3%), ma anche il tempo mediamente dedicato a questo tipo di attività è superiore (1 ora e 59 minuti contro 1 ora e 15). Il divario tra i due generi si accentua tra i giovani che hanno una famiglia propria: in questo caso, la durata del lavoro familiare è pari a 5 ore e 47 minuti per le donne, contro 1 ora e 53 dei coetanei maschi; a ciò va aggiunto che le donne svolgono almeno un’attività di lavoro familiare nel 98,6% dei casi, a fronte del 52% dei coetanei. Non emergono particolari differenze territoriali, contrariamente a quanto accade per il titolo di studio. Le donne laureate dedicano meno tempo al lavoro familiare (2 ore e 13 minuti contro le 4 ore e 13 minuti delle donne con basso titolo di studio e 2 ore e 50 delle diplomate). Pur dedicandosi di più i maschi al lavoro retribuito (8 ore e 6 minuti, contro 6 ore e 42) e con una frequenza di partecipazione più elevata (45,5% contro il 34%), le giovani dispongono di meno tempo libero rispetto ai loro coetanei (4 ore e 19 minuti contro le 5 ore e 7 minuti dei maschi).

Leggere libri piace di più alle giovani donneLe giovani leggono libri nel tempo libero nel 64,4% dei casi contro il 41,3% dei coetanei, 23 punti percentuali in più. La differenza di genere emerge anche nel numero di libri letti nell’anno: infatti, sono soprattutto le donne a leggere 12 e più libri all’anno (14,1% contro 12,1%) e meno quelle che leggono da 1 a 3 libri (42,8% contro 50,1%). Il vantaggio femminile è presente in tutte le ripartizioni territoriali. L’impatto del titolo di studio è molto forte sulla lettura di libri. Leggono libri l’85% delle giovani laureate rispetto al 45,4% delle giovani con titolo di studio inferiore al diploma. A parità di titolo di studio, comunque, permane un forte vantaggio femminile.

Le giovani visitano più musei, mostre e monumenti Il 39,6% delle giovani visita nell’anno musei e mostre, il 27,6% monumenti. Il vantaggio femminile rispetto ai coetanei è evidente: 8 punti in più nel primo caso e 4 nel secondo. Le giovani vanno a teatro di più dei loro coetanei (25,8% contro 19,5%). La differenza è molto elevata tra 18 e 19 anni (34,1% contro 24,8%), ma è evidente anche tra 20 e 24 anni (27,2% contro 18,6%) e si riduce di molto tra 25 e 29 (24% contro 22,1%).