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Hi-Tech

Non chiamateli elettrodomestici

Gli alleati della casa compiono di mese in mese enormi passi in avanti. Ed è sempre più facile trovare prodotti che affascinano non solo per le loro interfacce digitali, ma soprattutto per la spiccata attitudine al risparmio energetico e al rispetto per l’ambiente

Persino in un Paese tradizionalmen­te poco attento al consumo re­sponsabile come il nostro, al mo­mento della scelta di un elettro­domestico, la maggior parte delle persone afferma di porre notevole attenzione alla tematica “green”. Ovvero, come prima cosa ritiene importante scegliere un modello in grado di limitare i consumi. È un trend in netta crescita anche a livello europeo, dettato da una nuova vocazione ambientalista, certo, ma anche dalla necessità di diminui­re l’impatto della bolletta in tempi di crisi. Le aziende da tempo si sono rese conto di queste esigenze dei consuma­tori e il mercato offre parecchie soluzioni per vivere in ar­monia con la propria coscienza ecologica e col portafoglio. Grazie all’innovazione tecnologica le aziende sono riuscite a realizzare – seppur in misura diversa – modelli che con­sentono una personalizzazione e una riduzione dei tempi e delle procedure di lavaggio o utilizzo; altre invece hanno finalizzato queste nuove potenzialità per il riciclo dell’ac­qua o per una migliore gestione della temperatura.L’arrivo massiccio della tecnologia negli elettrodomestici ha anche un’altra conseguenza importante che riguarda la modalità d’interazione con gli utenti. Schermi sensibili al tocco e dispositivi in grado di connettersi tra loro, al Web – con interfacce Wi-Fi – e alla rete elettrica non solo sem­plificano la vita di chi li utilizza, ma indirizzano verso un consumo più responsabile. Per esempio con l’accensione e lo spegnimento a distanza tramite smartphone (soluzio­ne già adottata da Samsung con un’app per la gestione del condizionatore). Non solo controllo remoto però, anche consigli per migliorare prestazioni e risparmio d’energia e strumenti di diagnostica e controllo dei guasti. Altri brand provano a fare qualcosa di innovativo sperimentando nuovi materiali grazie, per ora disponibili solo in prodotti concept, ma in futuro applicabili su larga scala. Riciclo garantito

LE LETTERE GIUSTE

Dal 1990 l’Ue ha imposto ai produttori l’obbligo d’una classe energetica per classificare i prodotti, da mostrare al consumatore con una specifica etichetta. Le classi sono indicate con le lettere dell’alfabeto, dalla A – la più virtuosa – fino alla G. Per avere un’idea (ma i consumi cambiano molto in base al tipo d’apparecchio), la classe G indica un consumo in un anno superiore a 781 kW/h, mentre la A meno di 300. Dal 2004 per i frigoriferi è stata introdotta un’altra distinzione, con l’aggiunta delle etichette A+ e A++. Da fine 2011, è arrivata anche la classe A+++, circa il 50% più efficiente della semplice A. Un bel vantaggio per il pianeta e il portafoglio. E la Commissione Ue sta già studiando, per tutti i prodotti, un’etichetta che indichi l’impronta ecologica, dalla nascita allo smaltimento.

LA CUCINA GREEN Anche un elettrodomestico d’uso comune come la lava­stoviglie può essere estremamente virtuoso. Parliamo del­la 6° Senso PowerClean ADP8797/IX di Whirlpool (699 euro, classe A+), un modello che ha una spiccata attitudi­ne – considerato il nome potremmo dire un “sesto senso” – per il green grazie al sistema di lavaggio delle stoviglie che consuma solo sei litri d’acqua. Al fine d’ottimizzare proprio il lavaggio e personalizzarlo, la Whirlpool ha inserito nuo­vi programmi (Fast everyday, Notturno e Vapore) studiati dai tecnici per rispondere a un diverso livello di pulizia ne­cessario in base all’esigenze personali. Speciali sensori den­tro l’apparecchio rilevano lo sporco e gestiscono di conse­guenza la quantità d’acqua utile, oltre alla temperatura, la durata del lavaggio e la pressione dei getti (in questo mo­dello strategicamente posizionati anche nella parte poste­riore). I cestelli sono sviluppati verticalmente per aumen­tare la capienza: è possibile per esempio sistemare in que­sto modo le padelle ottimizzando spazio e consumi. Il frigorifero HomeProfessional KGN36AI32 (euro 1.109,08, classe A++) di Bosch sfrutta invece l’innovazio­ne tecnologica per offrire al consumatore i vantaggi del­l’ecosostenibilità. Sulla parte superiore è inserito un di­splay touch a Led per il controllo della differente tempera­tura nei due vani, mentre all’interno la tecnologia Hydro­Fresh prolunga la freschezza di frutta e verdura attraver­so la regolazione dell’umidità. In maniera simile il frigo­rifero agisce su carne, pesce e salumi per conservarli più a lungo con la tecnologia ChillerSafe. Sulla stessa lunghez­za d’onda è il modello GS9366NECZ (2.499 euro) di Lg, un frigorifero side by side – all’americana, con due porte che si aprono centralmente, la sinistra per il congelatore e la destra per il frigor – dai consumi ridotti (classe A++), che sarà sul mercato nel prossimo autunno. Questo model­lo nasconde sul lato destro una doppia porta, quella in alto è chiamata Eco Home Bar ed è utile per accedere agli ali­menti o alle bevande utilizzati più spesso, senza aprire tut­to il frigor con relativo dispendio energetico. Anche il forno a incasso può avere un display Tft a colo­ri ad alta risoluzione, oltre a porte con chiusura softClose e a guide telescopiche. Sono tutte funzioni integrate nel HB78GB570J di Siemens (1.650 euro) che vanta anche la funzione di autopulizia activeClean che consente all’u­tente d’ottenere il forno igienizzato al momento del bi­sogno. Questo modello riesce però al contempo a ridurre i consumi del 30% rispetto ai forni tradizionali con lo stes­so volume interno. Invece quello a vapore FQV 303 XEV di Electrolux (1.300 euro) permette un risparmio d’ener­gia (classe A-10%) riducendo i tempi di cottura. Calore e vapore assieme possono arrivare a far risparmiare circa il 20% del tempo, con benefici non solo per i consumi, ma anche per sapori e nutritive. Il display Lcd per il controllo dell’apparecchio è sensibile al tocco e sfrutta cristalli di co­lore bianco per una migliore visualizzazione.

TECH-CURIOSITY

Il panorama degli elettrodomestici green è fatto anche di soluzioni innovative e originali che vale la pena approfondire. Per quanto riguarda le lavastoviglie, il nuovo valore aggiunto su cui molte case puntano – per esempio Bosch – è la zeolite, un minerale di materia microporosa con una particolare caratteristica: assorbe l’umidità e la trasforma in calore secco. In un elettrodomestico questo si traduce in una riduzione della durata del ciclo di lavaggio, maggior efficacia dell’asciugatura e assenza del caratteristico effetto sauna, ovvero l’uscita del vapore all’apertura dello sportello. Una soluzione nuova e meno usata – in ambito lavatrici – è la sublimazione del biossido di carbonio. Il vantaggio è rappresentato dall’assenza dell’acqua: il ghiaccio secco viene sopposto a una temperatura che ne provoca la sublimazione ed è in grado di pulire i vestiti. Ecobubble di Samsung, invece, miscela acqua e detersivo nella parte bassa della lavatrice prima dell’immissione nel cestello, aggiungendo anche aria che trasforma la miscela in bolle. ll risultato è una maggiore penetrazione del detersivo dei capi che migliora la pulizia e riduce i tempi.

LA BOLLA ECOLOGICA La lavatrice invece diventa eco grazie alle bolle. Ad avere l’originale idea è stata proprio la coreana Samsung, che ha realizzato un modello (WF1802WFVS, 699 euro) in grado di funzionare tramite piccole bolle d’acqua che avvolgono i capi e formano una schiuma che rende il detersivo e il la­vaggio più efficiente. Il sistema Ecobubble riesce a pulire i capi a temperature più basse e quindi a risparmiare energia, secondo la casa costruttrice addirittura il 70%. La classe energetica del modello è A++, la Ecobubble vanta dimen­sioni compatte (60x85x45 centrimetri) e accoglie fino a otto chilogrammi di carico. Invece se la vostra coscienza green resta tranquilla soltanto quando l’acqua è riciclata e non avete problemi di budget, il vostro oggetto dei deside­ri è la lavabiancheria W 5841 WPS AllWater EcoComfort di Miele (1.650 euro, classe A+++): utilizza un doppio al­lacciamento ed è in grado di funzionare con acqua pio­vana, decalcificata, di fonte, ma anche acqua precedente­mente riscaldata per esempio da pannelli solari o caldaia. Quando è allacciata all’acqua calda, la W 5841 WPS può risparmiare fino al 43% di energia; il cestello a nido d’ape ospita fino a sette chilogrammi di biancheria e il pannel­lo dei comandi è inclinato per facilitare l’accesso. Sempre in ambito lavatrici, il designer Elie Ahovi per Electrolux ha invece creato il prototipo Orbit, in grado di funziona­re senz’acqua, con ghiaccio secco. È portatile ed è in grado non solo di lavare i panni, grazie a un processo di sublima­zione del biossido di carbonio, ma anche d’asciugarli. Per ora però è solo una sorta di concept.

AL DI LÀ DEL BIANCO Se i singoli elettrodomestici eco non vi bastano, per con­trollare e gestire al meglio i consumi potete installare un si­stema di domotica. Una soluzione non proprio economica che però, per esempio con Arké di Vimar, offre un moni­toraggio e una gestione centralizzata tramite touch screen degli elettrodomestici. La funzione Energy Guard mostra il consumo – in real time o in una fascia oraria – di tutti gli apparecchi collegati, mentre la Controllo Carichi distacca automaticamente eventuali elementi in sovraccarico. Per agire sui consumi con elementi più piccoli, ma signi­ficativi, Megaman (www.megaman.it) offre un gamma completa di lampadine Led Classic e Candle progettate con un design a dissipazione del calore brevettato per of­frire una gestione termica meno dispendiosa e una diffu­sione uniforme della luce. E la serie supporta anche opzio­ni di luminosità controllabili dal 10% al 100% per rispar­mi energetici personalizzati. Se ancora non siete convinti sulla scelta e desiderate una classifica degli elettrodomesti­ci meno dannosi per l’ambiente divisi per settori vi accon­tenta il Wwf con il sito www.eurotopten.it.

Credits Images:

SESTO SENSO. La lavastoviglie 6° Senso PowerClean ADP8797/IX di Whirlpool ha al suo interno sensori che rilevano lo sporco e gestiscono di conseguenza la quantità di acqua, la temperatura, la durata del lavaggio e la pressione dei getti in base alla necessità