Veronesi lascia la guida dell’Agenzia per la sicurezza nucleare

L’oncologo lascia “un organismo nato asfittico che non ha mai preso forma”

Un organismo sgambettato sul nascere dal referendum sul nucleare e che non ha mai preso forma. Per questo motivo il professor Umberto Veronesi abbandona la guida dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. Veronesi, che ha informato il governo della sua decisione attraverso una lettera, ha dichiarato a Il Sole 24 ore di domenica 4 settembre di lasciare “un organismo nato asfittico che non ha mai preso forma”. A Veronesi avrebbe stancato sia la mancanza, ad oggi, del decreto formale di nomina sia l’assenza di una sede e di strutture minime per partire. “Avevo accettato – spiega Veronesi – solo perché confidavo in un progetto italiano di grande respiro. Così non me la sento. Non voglio certo occuparmi, nella migliore delle ipotesi, solo di scorie”. E sa da una parte le dimissioni di Veronesi lasciano un po’ di amarezza nel governo – il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico con delega all’energia, Stefano Saglia, parla di perdita di una figura di “grande prestigio e utilità” – c’è chi gioisce per le dimissioni di Veronesi. “Finalmente si risolve un imbarazzante equivoco: quello di aver nominato una persona non competente in materia di sicurezza nucleare”, afferma Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia. “Ora – continua Onufrio – attendiamo di sapere quali competenze verranno attivate per garantire ai cittadini un controllo serio ed efficace sulla gestioned delle scorie nucleari”.Riguarda all’Agenzia Saglia ha confermato che rimarrà in piedi, “sarà più snella ma non meno importante”.

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