Mobilità, la svolta green costerà 36 miliardi di euro alle città italiane

Fra mezzi pubblici a zero emissioni, colonnine di ricarica ed ecobonus, l’Italià è chiamata a grandi investimenti. Ma i risultati saranno ottimi

La conversione alla mobilità green ha un costo che, per le città italiane, sarà di circa 36 miliardi di euro spalmati nei prossimi dieci anni. Fra mezzi pubblici a zero emissioni, colonnine di ricarica, incentivi ed ecobonus che facilitino la transizione energetica privata, è questa la cifra che l’Italia dovrà versare per centrare i limiti previsti dal Piano nazionale energia e clima. A fare i calcoli è stato lo studio “Mobilità sostenibile: strategie per le aree urbane al 2030”, condotto da Agici finanza di impresa, una società di ricerca e consulenza specializzata nel settore delle infrastrutture, dell’energia e delle utilities. Nel dettaglio, secondo la ricerca, per creare una rete di ricarica elettrica adatta ad accogliere 6 milioni di mezzi elettrici o ibridi sono necessarie 32.500 colonnine. A questi bisogna aggiungere 61 depositi elettrificati per autobus, per un totale di 923 milioni di euro di investimenti. Gli eco-incentivi necessari per accompagnare la diffusione delle auto elettriche richiederanno, invece, 8,2 miliardi di euro. Ancora, il fabbisogno finanziario per ferrovie, tram e metropolitane eco è di circa 27 miliardi di euro. Infine, 26 miliardi se ne andranno per l’elettrificazione combinata a un’estesa cura del ferro.

Certo, si tratta di sforzi economici non indifferenti, ma di grande effetto. “Con queste scelte si arriva a ridurre le emissioni di CO2 equivalenti del 30% rispetto al 2018, pari a un taglio di 20,5 milioni di tonnellate/anno al 2030. Un risultato che si avvicina all’obiettivo del Piano nazionale energia e clima, fissato a meno 24 milioni di tonnellate/anno al 2030 per l’intero settore dei trasporti” si legge nello studio. Le grandi città saranno chiamate a fare la parte del leone, ma anche i piccoli comuni sotto i 10mila abitanti avranno un ruolo importante nella decarbonizzazione, vista la loro elevata consistenza demografica e l’uso massiccio di automobili.

© Riproduzione riservata