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Sostenibilità

Green economy, Italia bocciata in sostenibilità

I consumi di energia sono tornati a salire, le rinnovabili sono ferme da cinque anni, le auto sono troppe. E non è finita qui

Nonostante l’attenzione crescente per i temi dell’ecosostenibilità, in Italia la green economy stenta a decollare. Invece di continuare la loro parabola discendente, i consumi di energia hanno invertito la rotta e sono tornati a salire, le emissioni di gas serra sono stabili da cinque anni e non mostrano alcun accenno di diminuzione, e le rinnovabili non crescono da almeno un lustro. Sono alcuni dei dettagli della fotografia scattata dal rapporto annuale degli Stati Generali della Green Economy, da cui emerge anche che il nostro Paese vanta il parco auto più cospicuo d’Europa, con 644 auto ogni 1.000 abitanti, e una bassa diffusione di auto elettriche, con meno di 10mila mezzi venduti (68mila in Germania). E non è finita qui. Nell’ultimo anno le emissioni delle nuove auto sono aumentate, a quasi 120 gCO2/km, il 5,5% in più rispetto allo stesso periodo di un anno fa. E il tasso di circolarità è peggiorato.

Italia resta al palo nella green economy

Andando più nel dettaglio, nel 2017 le emissioni di gas serra sono arrivate a 428 MtCO2eq (milioni di tonnellate equivalenti di anidride carbonica), un valore di poco superiore a quello registrato nel 2014. Lo scorso anno sono diminuite di pochissimo, a 426 MtCO2eq, e quest’anno stanno registrando una nuova impennata. Colpa soprattutto dei trasporti. Anche il consumo lordo di energia è tornato a crescere: dai 166Mtep (milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) del 2014 agli oltre 170Mtep del 2017. Nel 2018 è cresciuto più del Pil. A fronte di un +0,9% di Pil, è aumentato del 2%. Lo scorso anno i consumi finali hanno registrato un aumento dell’1,5%.La quota di energie rinnovabili è cresciuta di un solo punto percentuale in cinque anni. Tuttavia, con circa 22 Mtep, le fonti rinnovabili hanno soddisfatto il 18,3% del fabbisogno energetico interno: un valore superiore a quello di tutti gli altri Paesi. La media europea è del 17,5%. L’Italia è promossa anche per il riciclo dei rifiuti: siamo al secondo posto, dietro alla Germania, e superiamo di due punti percentuali la media UE. Andiamo male, invece, sul fronte della spesa ambientale in ricerca e sviluppo, scesa del 17% tra il 2010 e il 2017: siamo solo 22simi in Europa.