Time incorona ‘Il Manifestante’, l’ascesa di una nuova generazione

The Protester, spiega il magazine statunitense, ha contribuito a “cambiare il mondo”

Dalla ‘Primavera araba’ alla Russia, passando per le proteste in Medio Oriente e gli indignados di tutto il mondo. Non Steve Jobs, illuminato fondatore della Apple scomparso prematuramente nel 2011, e nemmeno quei coraggiosi lavoratori dell’impianto nucleare di Fukushima, che hanno lottato per impedire la fusione del nocciolo nella centrale danneggiata; il personaggio dell’anno secondo il Time magazine è il manifestante (The Protester, in foto). Questa figura, scrive lo storico magazine statunitense, ha contribuito a “cambiare il mondo”. Nel 2011 ci sono state ovunque proteste per il fallimento di vecchie leadership e irresponsabili istituzioni, e i manifestanti hanno “letteralmente incarnato l’idea che l’azione individuale può portare un cambiamento collettivo, colossale”, scrive nel suo editoriale il direttore del settimanale Rick Stengel sottolineando che, “anche se compresa in maniera diversa in posti diversi, l’idea di democrazia è stata presente in ogni manifestazione”. A differenza dello scorso anno, quando il Time incoronò Mark Elliot Zuckerberg, il creatore di Facebook, mentre i lettori scelsero il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, quest’anno non c’è stata discussione, ha sottolineato Stengel, perché la nomina ha avuto “il consenso dei nostri giornalisti e corrispondenti. Tutti pensano che sia la scelta giusta”. Si tratta di una scelta che premia soprattutto i giovani, perché “le manifestazioni hanno segnato l’ascesa di una nuova generazione”.

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