Tanta paura ma, fortunatamente, pochi danni dall’ultimo terremoto registrato a circa 10 chilometri a largo di Ancona, fra Numana, Sirolo e Porto Recanati; una scossa di 4,4 di magnitudo avvertita alle 8.44 di giovedì mattina e avvenuta a soli 7,9 km di profondità. Tra piccole crepe e cornicioni caduti, l’effetto più spettacolare causato dal sisma è la caduta di un grande blocco di calcare, che si è staccato dal Monte Conero, precipitando fra la Spiaggia Gigli e i Lavi di Sirolo, una zona già interdetta alla balneazione perché la falesia è a rischio di frane (il video è in fondo all’articolo). Il terremoto di questa mattina, come spiegato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, rientra in una sequenza sismica iniziata alla fine di giugno, che finora ha generato complessivamente 20 eventi, il più intenso il sisma del 21 luglio scorso, di magnitudo 4.9.
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