Saldi, le regole per sfruttarli al meglio

Prendono il via gli sconti nei negozi, e sono spesso anche consistenti. Ma è bene fare attenzione per evitare di incappare in brutte sorprese quando si mette mano al portafoglio: dieci piccoli accorgimenti per fare acquisti in tranquillità

Inizia lo shopping a caccia di saldi invernali e, come ogni anno, è sempre una corsa per accaparrarsi le offerte migliori. Occorre una certa destrezza per muoversi nel pienone dei negozi, ma bisogna anche saper valutare bene i propri acquisti: dietro ad un prezzo basso può nascondersi qualche insidia. Altroconsumo ha stilato un decalogo per aiutare i consumatori nelle compere ed evitare di restare imbrogliati.

  1. Confrontare il cartellino con il vecchio prezzo e quello ribassato (i commercianti sono obbligati a indicarli entrambi): se qualcosa non torna nel calcolo della percentuale di sconto o altro, chiedere chiarimenti al negoziante.

  2. Controllare lo stato dei capi che si stanno acquistando preventivamente e conservare lo scontrino, nel caso il difetto emerga dopo l’acquisto (per legge, per denunciare il difetto si hanno due mesi di tempo): se una sostituzione non è possibile, il negozio è tenuto a restituire l’importo pagato o a ridurre il prezzo dell’articolo.

  3. La presenza di camerini di prova non è un obbligo per i negozianti, così come il cambio della merce in caso di ripensamenti. Meglio, quindi, provare sempre i vestiti quando se ne ha la possibilità, e chiedere, al momento dell’acquisto, se è possibile effettuare un cambio e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo

  4. Fare attenzione che i capi di abbigliamento riportino entrambe le etichette di composizione e di manutenzione, in modo da non rovinarli con un lavaggio sbagliato. Se queste mancano, si può anche valutare di rinunciare all’acquisto.

  5. La merce in saldo, come prevede la legge, deve essere di carattere stagionale e di ‘moda’, cioè destinata a deprezzarsi se non viene venduta durante la stagione. Non rientrano tra gli articoli scontabili, quindi, i fondi di magazzino, né gli scarti di stock.

  6. I prezzi esposti vincolano il venditore, quindi alla cassa ci si deve aspettare di pagare l’importo scontato secondo quanto riportato sul cartellino. Nel caso non sia così, va fatto notare tempestivamente.

  7. La garanzia, secondo la normativa, ha una validità di due anni dal momento dell’acquisto. Meglio premurarsi, quindi, di fotocopiare gli scontrini, che altrimenti sbiadiscono nel giro di qualche mese.

  8. Un altro dovere del rivenditore è di accettare i pagamenti con carte di credito e bancomat, anche durante i saldi, se nel negozio è esposto l’adesivo che ne attesta la convenzione, e di non aumentare i prezzi per pagamenti effettuati con la carta.

  9. Ancora carte: i tassi applicati ai pagamenti effettuati con una carta revolving possono superare il 20%, quindi occorre fare attenzione. Può rappresentare un metodo di pagamento conveniente solo nel caso di rimborso in tempi brevi, di appena qualche mese.

  10. Per evitare confusione, la merce in saldo deve essere tenuta in una zona separata del negozio rispetto a quella a prezzo pieno. Se così non fosse, è bene riportare l’irregolarità alle forze dell’ordine.

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