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Saldi, le regole per sfruttarli al meglio
Prendono il via gli sconti nei negozi, e sono spesso anche consistenti. Ma è bene fare attenzione per evitare di incappare in brutte sorprese quando si mette mano al portafoglio: dieci piccoli accorgimenti per fare acquisti in tranquillità

Inizia lo shopping a caccia di saldi invernali e, come ogni anno, è sempre una corsa per accaparrarsi le offerte migliori. Occorre una certa destrezza per muoversi nel pienone dei negozi, ma bisogna anche saper valutare bene i propri acquisti: dietro ad un prezzo basso può nascondersi qualche insidia. Altroconsumo ha stilato un decalogo per aiutare i consumatori nelle compere ed evitare di restare imbrogliati.
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Confrontare il cartellino con il vecchio prezzo e quello ribassato (i commercianti sono obbligati a indicarli entrambi): se qualcosa non torna nel calcolo della percentuale di sconto o altro, chiedere chiarimenti al negoziante.
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Controllare lo stato dei capi che si stanno acquistando preventivamente e conservare lo scontrino, nel caso il difetto emerga dopo l’acquisto (per legge, per denunciare il difetto si hanno due mesi di tempo): se una sostituzione non è possibile, il negozio è tenuto a restituire l’importo pagato o a ridurre il prezzo dell’articolo.
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La presenza di camerini di prova non è un obbligo per i negozianti, così come il cambio della merce in caso di ripensamenti. Meglio, quindi, provare sempre i vestiti quando se ne ha la possibilità, e chiedere, al momento dell’acquisto, se è possibile effettuare un cambio e quanti giorni si hanno a disposizione per farlo
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Fare attenzione che i capi di abbigliamento riportino entrambe le etichette di composizione e di manutenzione, in modo da non rovinarli con un lavaggio sbagliato. Se queste mancano, si può anche valutare di rinunciare all’acquisto.
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La merce in saldo, come prevede la legge, deve essere di carattere stagionale e di ‘moda’, cioè destinata a deprezzarsi se non viene venduta durante la stagione. Non rientrano tra gli articoli scontabili, quindi, i fondi di magazzino, né gli scarti di stock.
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I prezzi esposti vincolano il venditore, quindi alla cassa ci si deve aspettare di pagare l’importo scontato secondo quanto riportato sul cartellino. Nel caso non sia così, va fatto notare tempestivamente.
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La garanzia, secondo la normativa, ha una validità di due anni dal momento dell’acquisto. Meglio premurarsi, quindi, di fotocopiare gli scontrini, che altrimenti sbiadiscono nel giro di qualche mese.
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Un altro dovere del rivenditore è di accettare i pagamenti con carte di credito e bancomat, anche durante i saldi, se nel negozio è esposto l’adesivo che ne attesta la convenzione, e di non aumentare i prezzi per pagamenti effettuati con la carta.
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Ancora carte: i tassi applicati ai pagamenti effettuati con una carta revolving possono superare il 20%, quindi occorre fare attenzione. Può rappresentare un metodo di pagamento conveniente solo nel caso di rimborso in tempi brevi, di appena qualche mese.
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Per evitare confusione, la merce in saldo deve essere tenuta in una zona separata del negozio rispetto a quella a prezzo pieno. Se così non fosse, è bene riportare l’irregolarità alle forze dell’ordine.
