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Attualità

Qualità della vita, Milano tallona Londra

Mercer ha misurato la qualità della vita in 230 città del mondo, in base a 10 parametri, per aiutare le aziende a pianificare gli investimenti e gli organi governativi ad attrarli. Vince Vienna

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Vienna è la città nel mondo con la migliore qualità della vita, secondo Mercer. Come ogni anno la società di consulenza ha messo a confronto tra loro sulla base di 10 parametri una parte (230) delle 440 città nel mondo che compongono il suo database “Quality of Living”.

Le città europee, australiane e neo-zelandesi dominano la parte alta della classifica. Zurigo, Auckland, e Monaco di Baviera occupano il secondo, terzo, e quarto posto. Vancouver, quinta classificata, è la città con la più alta qualità della vita in Canada, ed è l’unica città nord-americana nella top 10.

Singapore (26) è la città asiatica con il piazzamento più alto, mentre Dubai (74) è al primo posto nel Medio Oriente ed Africa e Montevideo, capitale dell’Uruguay (78) è la migliore per il Sud America.

LE ITALIANE – In Italia, Milano occupa la 41esima posizione, tallonando Londra (40). L’anno scorso tra Milano e Londra c’erano 3 posizioni di distacco (con Londra al 38° posto), quest’anno solo una. Per trovare Roma bisogna scorrere l’indice fino alla posizione 52.

Confrontando la Capitale e Milano nei sotto-pilastri che compongono l’indice si nota che la distanza relativa tra i due centri è invariata rispetto all’edizione 2014, così come nel medio termine. Roma continua ad offrire un ambiente naturale più attraente, ma un sistema di trasporto pubblico meno efficiente, in un contesto politico, sociale ed economico meno favorevole al business.

Milano, rispetto alla top performer Vienna, totalizza un punteggio migliore per le possibilità ricreative e l’ambiente geografico. Tuttavia esprime maggiore instabilità dal punto di vista politico e sociale e minori disponibilità abitative, a parità di offerta scolastica. Anche il confronto rispetto alle opportunità per il business vede Vienna e Milano piuttosto vicine.

Sullo stesso podio di Milano (a pari merito) sale quest’anno Lisbona; una città in crescita per la qualità della vita negli ultimi anni.

GLI OBIETTIVI. La ricerca Mercer “Quality of Living” ha l’obiettivo di aiutare le multinazionali e le grandi aziende a retribuire in modo equo i dipendenti chiamati ad incarichi internazionali.

Al fine di assicurare che i pacchetti di espatrio riflettano in maniera appropriata le differenze in termini di qualità della vita tra il Paese di origine e la destinazione del lavoratore espatriato, è necessario svolgere comparazioni su base omogenea.

Inoltre, l’indagine può dare ai Paesi ed ai governi indicazioni utili rispetto all’attrattività nei confronti della business community globale e ai fattori su cui puntare per crescere in questa direzione.

«Le grandi aziende che operano all’estero e gli organi governativi hanno degli obiettivi che si incontrano. Lo sviluppo del territorio e quello del business sono strettamente interconnessi, in un’economia sempre più globale» spiega Elena Oriani, Global Mobility Leader di Mercer Italia. «Viste le finalità dell’indagine, è importante sottolineare nel posizionamento finale il peso relativo maggiore di indicatori quali l’ambiente politico e sociale, la disponibilità di beni di consumo e l’accessibilità di servizi pubblici e assistenza sanitaria. Svolgere un incarico di lavoro a breve o lungo termine in un Paese diverso dal proprio rappresenta un’esperienza emozionante e stimolante per i dipendenti e le loro famiglie ma tanti fattori possono complicare e appesantire questo periodo».

La classifica Mercer:

Credits Images:

Milano è al 41esimo posto della classifica Mercer della qualità della vita, un solo posto dietro Londra @ Getty Images