Ponte sullo Stretto, ci risiamo: «Ma solo per treni»

Con 289 voti favorevoli passa in Aula la mozione del sottosegretario Del Basso De Caro di rivalutare il progetto, come passaggio ferroviario. Ma Delrio frena: «Non è sul mio tavolo, abbiamo dossier più urgenti»

Il Ponte sullo stretto di Messina entra ufficialmente nell’agenda del governo. Durante una riunione in Aula sulle mozioni sulla Calabria, il sottosegretario alle Infrastrutture Umberto Del Basso De Caro ha dichiarato che il Governo sarebbe disposto a «valutare l’opportunità di una riconsiderazione del progetto del Ponte sullo Stretto come infrastruttura ferroviaria previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, quale possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del Mezzogiorno». Secondo la proposta di Del Basso De Caro, il ponte non verrebbe quindi costruito in funzione del traffico auto, ma solo come passaggio ferroviario.

Nonostante la dura opposizione di Sel e M5S, la mozione è stata approvata con 289 voti favorevoli, 98 contrari e 21 astenuti. Ma il progetto sembra avere già vita breve, visto che a placare gli entusiasmi è lo stesso ministro Graziano Delrio: «Il sottosegretario Del Basso De Caro ha semplicemente accolto l’invito fatto al Governo di valutare, se lo vorremo, l’opportunità di riguardare i costi e benefici di quel progetto. Dovremo valutare ma in questo momento il dossier non è sul mio tavolo, abbiamo dossier più urgenti», precisa.

Concorde anche il viceministro dell’Economia Enrico Morando, per il quale non sussisterebbero nemmeno le condizioni per riprendere l’idea del Ponte: «Questo stop and go su interventi di questa dimensione e caratteristiche non credo contribuisca a dare solidità alla prospettiva del Paese».

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