Otto imprenditori su dieci bocciano l’operato del governo

I risultati dei sondaggi condotti al Workshop Ambrosetti: in 12 mesi si capovolge il sentiment degli uomini a capo delle imprese del nostro Paese nei confronti dell’esecutivo. Tema investimenti: previsioni in crescita, preoccupa l’instabilità politica

Gli imprenditori italiani bocciano l’operato del governo giallo-verde. È quanto emerso dal Workshop Ambrosetti dove oltre l’80% dei 200 imprenditori presenti ha valutato negativamente il lavoro svolto dall’esecutivo formato da Lega e Movimento 5 Stelle. Durante la sessione Lo scenario dell’economia e della finanza è stato approfondito il tema dell’Agenda italiana, con particolare riferimento al governo e a quel che succederà dopo le elezioni Europee. Netto il giudizio negativo degli imprenditori, un deciso cambio di rotta se si considera che nel 2018 il sentiment era positivo per il 66,3%.

Per quanto riguarda gli effetti sul governo italiano delle elezioni europee, il 37,9% del campione sondato ritiene il quadro politico sarà modificato e si renderà necessario un rimpasto, mentre il 35,9% pensa che tali cambiamenti porteranno a elezioni anticipate.

Imprese: l’instabilità politica italiana preoccupa più di Brexit e Trump

Durante la giornata dei Workshop Ambrosetti è stato approfondito anche il tema dei rischi per gli investimenti delle aziende italiane. I programmi di investimento sembrano essere in crescita. Il 27,5% degli imprenditori coinvolti li stima in una percentuale del 10% in più rispetto all’ultimo triennio, mentre il 15,8% in più del 20%. Nonostante questa propensione positiva ci sono alcuni aspetti che possono frenare il business delle aziende italiane. Fra tutti spicca l’instabilità politica italiana e i riflessi sull’Europa (34,7%), percezione cresciuta di 9 punti rispetto allo scorso anno. A seguire c’è il tema Brexit (19,8%), i cui potenziali effetti negativi sono percepiti in misura molto più elevata rispetto al 2018 (5,7%). Sembra non preoccupare più di tanto, invece, la Trumpnomics, che come rischio percepito è passato per gli imprenditori dal 21,3% del 2018 al 10,9% di oggi.

I Paesi su cui maggiormente si concentreranno gli investimenti, secondo il sentiment degli imprenditori italiani, sono Italia (32,8%), Europa (20,7%) ed Asia/Oceania (18,1%).

Un 2019 difficile per le aziende italiane

È stato chiesto, inoltre, agli imprenditori di esprimere il sentiment riguardo le performance e le prospettive di crescita delle proprie aziende. Una larga fetta degli imprenditori che hanno partecipato al televoto (circa 200) ritiene che la propria azienda stia performando meglio dei suoi concorrenti (47,3%). Il dato segna una crescita di circa tre punti percentuali rispetto alla stessa rilevazione nel 2017.

Gli imprenditori esprimono invece cautela sulle previsioni di chiusura fatturato 2019. Le stime sono riviste al ribasso – crescita inferiore al 10% – da circa il 41,3% del campione. La fiducia in una crescita superiore al 10% del fatturato riguarda solo il 22,2% dei votanti ed è in calo di circa 6 punti rispetto al sentiment del 2017 (28,6%). Riguardo l’occupazione circa un terzo degli imprenditori non rileva particolari variazioni di incremento. Appena il 13,7% dei votanti prevede un aumento dell’organico superiore al 10%.

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