Semafori, code infinite, lavori in corso, spostamenti per andare al lavoro e per raggiungere l’agognata meta di vacanza. Questi sono solo alcuni dei piccolissimi problemi che affrontiamo utilizzando quotidianamente la nostra macchina. 62 sono le ore che ogni anno, in media, passiamo fermi nel traffico, due giorni e mezzo della nostra vita passati davanti al volante. Questo è quello che risulta dall’indagine sostenuta da Forum Auto Motive. Ma le cattive notizie non sono ancora finite, infatti, la crescita della popolazione mondiale (+35% dal 2010 al 2050; da 7 a 9 miliardi complessivi) e la maggiore concentrazione nelle aree urbane (52% nel 2010 contro il 67% previsto per il 2050) alzeranno ulteriormente i numeri: 68 ore nel 2020 e ben 106 nel 2050. La domanda che ogni persona in questo momento si potrebbe porre è: tutto questo è evitabile? La risposta è si, ma solo investendo la “bellezza” di 40 miliardi di euro in infrastrutture che possano ridurre il gap che ci separa dagli altri paesi europei. Servirebbero nuove linee metropolitane e tranviarie, aumento dei mezzi di superficie come autobus e treni e incrementando di zone a traffico limitato. Ottimo invece il servizio di car sharing che in Italia stà letteralmente spopolando, riducendo così il traffico all’interno delle nostre città. Il trend di crescita si è confermato anche nel 2014 (+70% rispetto al 2013), con il servizio presente ormai in 11 città, con 220.000 utenti e 3.000 auto complessive. “L’evoluzione della mobilità nei centri urbani sarà sempre più improntata alla intermodalità con un adeguato bilanciamento tra trasporto pubblico e privato, ha commentato cosi Giacomo Mori, Managing Director di AlixPartners in Italia.
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