Multe stradali, solo il 40% degli italiani salda i propri debiti con i vigili

Nel 2017, la Polizia municipale avrebbe dovuto incassare 2,6 miliardi di euro, invece ne ha incassato poco più di uno

Gli italiani sono un popolo di negligenti. Nel 2017, infatti, solo il 40,8% degli automobilisti ha pagato in tempi rapidi le multe stradali che gli aveva inflitto la Polizia municipale. È quanto emerge dai dati della Cgia di Mestre, secondo i quali i quasi 8mila comuni italiani avrebbero dovuto ricevere dai cittadini trasgressori 2,6 miliardi di euro per le infrazioni alla guida, ma in realtà ne ha incassato poco più di un miliardo. Il dato è peggiorato nel tempo: dieci anni fa, infatti, la riscossione era quasi al 60%. C’è da dire, però, che nel frattempo l’importo complessivo delle contravvenzioni pagate ai comuni è aumentato del 68%. Infatti, i rilevatori elettronici di velocità hanno permesso alle amministrazioni comunali di dare molte più multe e quindi di fare cassa. C’è da dire poi che alla percentuale di italiani che hanno saldato il loro debito nei tempi previsti, ossia entro i 60 giorni dalla notifica, potrebbe aggiungersi una percentuale di ritardatari, che potrebbero effettuare il pagamento successivamente: a oggi, infatti, questa quota non è ancora stata calcolata. I cittadini più ligi e onesti sono quelli del nord-est: qui, infatti, la percentuale di riscossione è del 58,9%. Segue il nord ovest con il 45,9%, il centro con il 33%, e il sud con il 32%. Per quanto riguarda le regioni, il più fortunato è il Friuli Venezia Giulia, visto che il 63,4% dei suoi abitanti ha pagato la multa in tempo. Subito dietro troviamo la Valle d’Aosta (62,6%) e la Basilicata (61,7). Tra le realtà maggiormente in difficoltà, invece, c’è il Lazio con il 26,3%, la Campania con il 24,3% e la Sicilia con il 20,3%. Lo scorso gennaio, come in ogni anno dispari, le tariffe delle contravvenzioni stradali sono state aumentate, per l’adeguamento all’inflazione. Inoltre, il 10 giugno c’è stato un nuovo incremento, ma solo per le notifiche consegnate al trasgressore da Poste italiane (perché le Poste hanno aumentato le tariffe per la spedizione).

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