Il Millennium Technology Prize 2016 è stato assegnato e, per la prima volta, a vincerlo è una donna. La premiata è la biochimica statunitense Frances Arnold, del California Institute of Technology (Caltech), che lo ha meritato per aver riprodotto in laboratorio i processi casuali di mutazione del Dna al fine di generare proteine non esistenti in natura.
IL PREMIO. Ad assegnare il premio è, ogni anno, l’ente indipendente finlandese Technology Academy Finland (Taf). Quest’anno al centro del “Nobel della tecnologia” c’è la vita: nel laboratorio diretto dalla Arnold, infatti, si gioca con le sequenze del codice genetico. Studiarne le mutazioni e produrre in laboratorio molecole nuove potrebbe, nel prossimo futuro, diventare la via per sviluppare nuovi farmaci, produrre biocarburanti o migliorare i risultati e le potenzialità della chimica verde.
EVOLUZIONE DIRETTA. La premiazione si è tenuta in Finlandia, ad Helsinki, martedì 24 maggio 2016; la Arnold, prima donna a conquistare il riconoscimento, è stata premiata per gli studi pioneristici nel campo della cosiddetta “evoluzione diretta”, ossia la riproduzione in ambiente artificiale dei processi di sviluppo del Dna mediante un metodo che induce le mutazioni. Mutazioni casuali dalle quali, poi, vengono generate molecole con proprietà nuove, che gli scienziati possono poi selezionare e utilizzare per sempre nuove applicazioni.
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