Migranti, Mattarella: “Integrazione per la coesione e la serenità sociale”

Nel suo discorso per l’inaugurazione dell’anno scolastico a Napoli, il presidente della Repubblica ha sottolineato l’importanza dell’istruzione come strumento di libertà. Anche contro le mafie

Chiamato a Napoli per inaugurare l’anno scolastico 2015-2016, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella stende l’elogio dell’istituzione scolastica, senza per questo negare le attuali difficoltà logistiche e di integrazione. «Vi sono state difficoltà in questi anni, lo so bene. Anni in cui la crisi economica ha penalizzato oltre misura il patrimonio della scuola. Anni nei quali si sono accentuate condizioni di precarietà, affrontate recentemente dal Parlamento», ammette il capo dello Stato.

I VALORI DELLA SCUOLA. Il presidente rilancia però sulla responsabilità individuale del singolo, ricordando ai presenti: «Non fatevi vincere dalla sfiducia. La scuola è vostra, così come vostro è il futuro. La scuola cambia la vita: è l’anticorpo al conformismo e, dunque, alla sottomissione. La conoscenza è libertà, libertà di esprimere i talenti diversi e le diverse aspirazioni. L’istruzione è la chiave della coscienza civile di un Paese. Certo, spetta alle istituzioni fare in modo che edifici e strutture siano dignitosi e sicuri. Tocca alle istituzioni porre in essere norme e azioni positive per combattere l’abbandono scolastico. Ma la scuola è vostra: è lo spazio che deve consentire a ogni ragazzo e ragazza di inseguire i propri sogni per realizzarsi con libertà». Da qui, il riconoscimento del ruolo importante degli insegnanti, che Mattarella ringrazia personalmente: «Oggi senza di voi non sarebbe possibile immaginare un salto in avanti. La grande sfida della scuola sta nell’equilibrio, difficile ma decisivo, che tiene insieme inclusione ed eccellenza».

MIGRANTI E INTEGRAZIONE. Una sfida che abbraccia anche il problema dell’integrazione: «È importante per l’Italia e per l’Europa intera il modo con il quale saremo capaci di integrare i figli dei migranti. La scuola italiana ospita 800 mila studenti stranieri: più della metà di questi, è nata in Italia. La capacità di crescere insieme agli altri rappresenta la porta che apre a una cittadinanza piena».

LOTTA ALLA MAFIA. Mattarella ha inoltre reso omaggio alla memoria del 19enne Davide Sannino, ucciso nel 1996 per aver reagito a una rapina, e del giornalista Giancarlo Siani, morto per mano della camorra. Il presidente ha quindi invitato i giovani a non scoraggiarsi e a continuare a lottare contro la mafia, usando come strumento proprio l’istruzione: «La camorra e le mafie possono essere sconfitte, e saranno sconfitte. E voi, giovani di Napoli, sarete alla testa di questa storica vittoria», spiega. «Non possiamo rinunciare a essere donne e uomini liberi. Davide, uno come voi – uno di voi – è stato ucciso a 19 anni perché ha guardato in faccia chi stava rubando il motorino di un suo amico. È stato ucciso perché ha tenuto la testa alta. Lo hanno ucciso per farci abbassare la testa».

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