Legami con la mafia, sequestro da 1,3 miliardi al ‘signore del vento’, Vito Nicastri

L’imprenditore si sarebbe arricchito grazie ai rapporti con Cosa Nostra, che nelle energie alternative ha trovato un nuovo business

Auto e imbarcazioni di lusso, 43 società, 98 immobili, 66 tra concorrenti, titoli e polizze assicurative confiscate; beni per un totale di 1,3 miliardi di euro. È l’ammontare del sequestro chiesto e ottenuto dalla Dia (Direzione investigativa antimafia) nei confronti dell’imprenditore Vito Nicastri, 57 anni, definito re dell’eolico per la sua posizione di leadership nel settore della produzione di energia fotovoltaica ed eolica; un imprenditore definito dagli investigatori non affiliato ma una “pedina fondamentale” della strategia di “sommersione” di Cosa Nostra, tanto da essere citato in uno dei pizzini sequestrati al boss Salvatore Lo Piccolo ed esser considerato uomo vicino al boss Matteo Messina Denaro. Il suo ruolo, si legge nella sentenza, “consiste nel fornire una facciata legale ai rapporti inconfessabili tra la grande imprenditoria e le cosche mafiose”. La confisca, secondo il direttore della Dia, Arturo De Felice, “toglierà benzina alla macchina di Cosa Nostra, che dovrà per forza di cose rallentare”.

EOLICO, NUOVO BUSINESS DELLA MAFIA. Il caso Nicastri, nei cui confronti è stata disposta la sorveglianza speciale per tre anni, è solo la conferma di un’intuizione maturata dagli investigatori: ovvero che il business dell’energia alternativa, l’eolico soprattutto, sia diventata il nuovo business della mafia. L’inchiesta, riporta l’agenzia Ansa, ha svelato un grumo di interessi che è alla base di un vero e proprio boom dell’eolico in Sicilia. Gli ultimi dati disponibili dicono che gli impianti eolici in Sicilia producono energia per 1066 Megawatt. Nel 2004 la produzione era di appena 183 Mw; solo a partire dal 2007 c’è stata un’improvvisa impennata prima a 670 e poi a 795 Mw. Nell’area del Trapanese, la zona di influenza di Messina Denaro, si registra un’altissima concentrazione di pale eoliche. Anche per questo motivo la Regione ha cominciato a esaminare con molta attenzione le domande presentate per l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici, cercando di porre un freno alle autorizzazioni. Secondo i dati, aggiornati al mese di agosto del 2012, il Dipartimento energia ha autorizzato 410 impianti fotovoltaici e 26 impianti. Agli uffici della Regione rimangono ancora da esaminare domande per 340 impianti fotovoltaici e 148 eolici, che dovrebbero sommarsi a quelli ai quali gli uffici hanno già dato il via libera.

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