La scienza? È una cosa da donne

La Commissione Europea lancia una campagna che punta a far aumentare il numero delle ricercatrici. Ilaria Capua ambasciatrice italiana del progetto

AAA cercasi ricercatori, preferibilmente donne. L’Europa sa bene che per crescere e rimanere competitiva ha bisogno di un numero maggiore di scienziati, soprattutto nella loro componente femminile, dato che oggi solo una su tre tra chi fa ricerca in Europa è donna. Un vero e proprio spreco di talento che il Vecchio Continente proprio non si può permettere. Nasce da queste premesse la campagna della Commissione Europea “Science. It’s a girl thing!”. Un’iniziativa paneuropea che ha come obiettivo quello di incoraggiare le ragazze a interessarsi alla scienza e a pensare attivamente alla possibilità di intraprendere una carriera scientifica.

Una campagna articolata, che prevede attività on line (creato un sito web, video promozionali e pagine social) ma anche off line, con un camion attrezzato con un laboratorio a girare per le città europee. Una campagna che si rivolge in prima istanza alle teenagers (ragazze dai 13 ai 18 anni di età), che mira ad abbattere gli stereotipi secondo i quali la scienza è un affare da maschi, presentando storie di ricerca in rosa.

Ambasciatrice italiana del progetto la ricercatrice Ilaria Capua, 46 anni, veterinaria virologa dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Padova.

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