Italiani nella giungla dei contratti di energia elettrica e gas

Le difficoltà delle famiglie evidenziate dal XIII Rapporto di Cittadinanzattiva. Alle prese con le bollette, i clienti segnalano tra i problemi principali conguagli troppo elevati e attivazione di contratti non richiesti

Bollette poco chiare e conguagli da capogiro: sono queste le “voci fisse” che accomunano le fatturazioni di energia elettrica, gas, acqua e rifiuti e mettono in serie difficoltà le famiglie italiane già alle prese con la crisi e con il crollo dei redditi. A denunciare la situazione è il XIII Rapporto Pit (Progetto integrato di tutela) dedicato ai Servizi dell’associazione Cittadinanzattiva che dedica un focus anche al settore dell’energia e dell’ambiente; da qui, infatti, sono pervenute ben il 30% delle 9.633 segnalazioni di cittadini raccolte nel corso del 2012.

Il mercato di Energia elettrica e gas. Nel 2012 le segnalazioni in tema di energia riguardano per il 73,5% dei casi l’energia elettrica (era il 55% nel 2011) e per il restante 26,5% il gas (45% nel 2011).Quasi la metà (44,6%) delle segnalazioni si riferisce a problemi di fatturazione, in particolare a conguagli troppo elevati (38,3% in ambito gas, 28,5% in ambito energia elettrica) con importi medi di 2.500 euro che possono arrivare a 6.500 euro nel caso dell’elettricità e ben 8.000 euro nel caso del gas.

Segue la voce “mercato” (20,5%) che comprende invece i casi di violazione del codice di condotta commerciale (81,8% nell’energia elettrica, 41,2% nel gas), con particolare riferimento all’attivazione di contratti non richiesti ed al mancato rispetto del diritto di ripensamento, le problematiche connesse al cambio di fornitore e i casi di doppia fatturazione. Il 13,2% delle segnalazioni fa riferimento ai “contratti”, in particolare ai tempi troppo lunghi per le richieste di recesso o cessata fornitura (42,1% per il gas, 33,3% per l’energia elettrica), alla consegna e al rispetto delle previste condizioni tecnico-economiche, alle richieste di volture/subentri, ai distacchi o riduzione di potenza per morosità, alle richieste di aumento di potenza e alla mancata risposta ai reclami da parte delle aziende. Segue la voce “prezzi e tariffe” (7,5%) con elevate tariffe per la fornitura di energia elettrica e gas e segnalazioni sulla scarsa trasparenza e comparabilità delle offerte commerciali .

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