Internet, l’accesso nel mondo rallenta. Donne e poveri i più emarginati

Negli Stati meno sviluppati il tasso di nuovi utenti è diminuito dal 41% del 2014 al 15% nel 2017. E il gender gap aumenta

Se il numero delle persone che popolano la rete è in continuo aumento, quello di chi si affaccia per la prima volta sul web è in diminuzione. Probabilmente a coloro che abitano nella parte ricca del globo sembrerà incredibile, eppure ci sono milioni di individui che non hanno accesso a quello che è considerato uno degli strumenti più moderni della nostra società. Secondo il rapporto The case for the Web realizzato dalla Web Foundation, fondata da uno dei creatori della rete, Tim Berners- Lee, la quota di chi ha utilizzato internet da un qualsiasi dispositivo, da un qualsiasi luogo, almeno una volta negli ultimi tre mesi continua a calare. Nel dettaglio, la crescita globale dell’accesso al web è passata dal 19% del 2007 al del 6% scarso di oggi. In particolare, il ribasso è iniziato a diventare considerevole dal 2014 in poi. Il risultato? Se nel 2014 l’Onu ipotizzava che entro il 2017 metà della popolazione mondiale sarebbe stata online, ora questa previsione è stata rimandata, almeno fino al 2019 inoltrato.

Gli uomini hanno maggiori probabilità di usare internet

Come è facilmente intuibile, però, la scarsa penetrazione di internet riguarda soprattutto i Paesi poveri. In questo caso, il tasso di nuovi utenti è diminuito dal 41% del 2014 al 15% nel 2017. In Europa, invece, sta continuando a salire, tanto che oggi circa l’80% degli europei naviga abitualmente: quasi il quadruplo degli internauti africani, fermi al 22%. Fra l’altro, fra i quattro miliardi di persone che ancora oggi sono offline, molte sono donne: mediamente gli uomini hanno una possibilità di usufruire di internet del 33% superiore rispetto a quella delle donne e, nelle regioni più povere, questa percentuale sale anche sopra il 50%. E con il rallentare del ritmo di accesso al web in tutto il mondo, il gender gap rischia di aumentare ulteriormente.Quello della scarsa diffusione della rete non è un problema da sottovalutare. Infatti, chi non può navigare è soggetto a un’esclusione a più livelli: ha più difficoltà a informarsi, tenersi aggiornato, studiare, partecipare al dibattito politico. Insomma, può perdersi molte possibilità di crescita. Così le Nazioni che già sono poco sviluppate rischiano di rimanere completamente “fuori dai giochi”. La conferma arriva dalle statistiche ufficiali, secondo cui negli Stati in via di sviluppo l’accesso a internet funge da driver per un buon 10% dell’incremento del reddito.

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