Immigrazione in calo (purtroppo?)

“Ma chi me lo fa fare” devono aver pensato in tanti, indecisi se lasciare il loro paese per cercare lavoro all’estero. Tra la crisi e la disoccupazione alle stelle nei Paesi più ricchi, i flussi migratori sono...

“Ma chi me lo fa fare” devono aver pensato in tanti, indecisi se lasciare il loro paese per cercare lavoro all’estero. Tra la crisi e la disoccupazione alle stelle nei Paesi più ricchi, i flussi migratori sono diminuiti del 6% nel 2008 e ancora nel 2009, dopo cinque anni di crescita a due cifre (in media l’11% annuo). A partire dal prossimo anno dovrebbero ricominciare le partenze, non appena riprenderà la creazione di posti di lavoro, ancora ferma. Lo sostiene l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico in un rapporto sulla migrazione internazionale, che analizza i 4,4 milioni di persone protagonisti dei flussi migratori nel 2008. Senza un aumento degli attuali tassi di migrazione, la popolazione in età lavorativa nei paesi Ocse aumenterà solo dell’1,9% nel prossimo decennio, rispetto all’8,6% degli ultimi dieci anni. Gli stranieri sarebbero quindi necessari alla ripresa economica.

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