Naoto Kan rinuncia al suo stipendio. Finché la crisi nucleare di Fukushima non sarà conclusa il Primo Ministro giapponese non percepirà la sua retribuzione da premier, né i bonus. Ad annunciarlo lo stesso Kan che ha spiegato i motivi di una tale decisione. «Il governo e la Tepco hanno una grande responsabilità sull’incidente nucleare – ha detto Kan. Desidero offrire le mie scuse al popolo e alla luce di questa posizione ho deciso di rinunciare da giugno alla mia indennità annua come Primo ministro, fino a quando non si vedrà in prospettiva una soluzione». Un gesto dal forte sapore simbolico questo di Kan, che dimostra la partecipazione (e l’assunzione di responsabilità) del capo del governo rispetto alla tragedia del terremoto e dello tsunami che ha colpito il popolo giapponese. Un atto che forse agli occhi (a mandorla) dei Giapponesi non apparirà così straordinario, ma che sicuramente dovrebbe far riflettere i politici e i politicanti di mezzo mondo, Italia in testa.
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