Futuro Expo: tante ipotesi, poche certezze

Si profila un derby tra l’ipotesi di un nuovo stadio – il Milan pronto a investire su una parte dell’area – e il Comune, che punta a un progetto in linea con il tema dell’Esposizione

Un milione di metri quadri in vendita, completamente liberi a pochi passi dal cuore di Milano. È questa l’eredità che lascerà Expo a fine 2015, quando l’Esposizione universale sarà conclusa e il Comune di Milano (ma non solo) dovrà rientrare dall’investimento fatto per acquistare i terreni su cui sorge ora il cantiere. Cosa troveremo lì nei prossimi anni? Le proposte sono tante – da un nuovo stadio (del Milan), a una cittadella dello sport, ma anche la nuova sede Rai – ma le certezze davvero poche. Si saprà qualcosa di più il prossimo 15 novembre, data fissata da Arexpo (società partecipata da Regione, comuni di Milano e Rho, Fondazione Fiera e Provincia di Milano) per l’invio delle proposte di riqualificazione del sito di Rho-Pero.La base d’asta per l’area è di 315 milioni e 426 mila euro – cifra fissata dall’Agenzia delle Entrate – ma non saranno solo i soldi offerti a fare la differenza. La commissione nominata da Arexpo per valutare le proposte (una decisione arriverà il 30 novembre) darà peso all’offerta economica solo per il 30%: a fare la differenza sarà la qualità dei progetti. Tra le ipotesi, quella sportiva – nuovo stadio e cittadella dello sport – non sembra piacere a Palazzo Marino, che punta a una soluzione in continuità con il tema di Expo: ambiente, acqua, energia sostenibile, laboratori per start up o imprese ad alta innovazione sarebbe il sogno dell’amministrazione comunale. Una cosa è certa: le offerte non mancheranno e il bando sarà assegnato al primo colpo, senza bisogno di ribassare la base d’asta.

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