Piazza San Pietro è gremita. Una folla di fedeli – superate abbondantemente le 100 mila unità – è accorsa per il congedo di Papa Benedetto XVI. È in programma oggi l’ultima Udienza Generale del Pontefice prima delle dimissioni che scatteranno ufficialmente giovedì 28 febbraio alle 20 in punto. GLI ULTIMI GIORNI DI BENEDETTO XVI PRIMA DELLE DIMISSIONI
Da allora Benedetto XVI sarà “Pontefice emerito”. Il Papa conserverà il nome di “Sua Santità Benedetto XVI” e continuerà ad indosserà l’abito talare bianco semplice, senza però la mantellina che copre le spalle. Non utilizzerà più neanche “L’Anello del pescatore” che sarà annullato come il sigillo di piombo del pontificato. Inoltre Benedetto XVI non calzerà più le scarpe rosse indossate dai pontefici.
LA DIRETTA TV A sorvegliare tutta la zona centinaia di uomini delle forze dell’ordine. Massiccia anche la presenza degli addetti della Protezione civile. Via della Conciliazione,chiusa al traffico, è stata completamente transennata ed è stato creato un corridio centrale per i mezzi di soccorso mentre maxischermi sono stati montati in previsione di un afflusso di pellegrini e fedeli.
LE PAROLE DEL SANTO PADRE «Non abbandono la Croce, ma resto in modo nuovo presso il Signore Crocifisso. Non porto più la potestà dell’officio per il governo, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di San Pietro. Chi assume il ministero petrino non ha più alcuna privacy. Appartiene sempre e totalmente a tutti, a tutta la Chiesa. Alla sua vita viene, per così dire, totalmente tolta la dimensione privata. Il Papa appartiene a tutti e tantissime persone si sentono molto vicine a lui. Il Papa non è solo nel portare il suo fardello e io non mi sono mai sentito solo, ora lo sperimento in modo così grande che tocca il cuore. Ho sempre saputo che la barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua, di Gesù che non la lascia affondare. È Lui che la conduce, certamente anche attraverso gli uomini che ha scelto, perché così ha voluto. Questa è stata ed è una certezza, che nulla può offuscare».
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