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Attualità

Ferrero: premio di 9.200 euro in quattro anni e più aiuti per i dipendenti

Rinnovato il contratto integrativo per i prossimi quattro anni. Oltre all’aumento del salario, anche stabilità e continuità occupazionale

Buone notizie per i dipendenti Ferrero. L’azienda conosciuta in tutto il mondo per prodotti simbolo come Nutella, Kinder sorpresa e Ferrero Rocher, si dimostra ancora una volta attenta ai bisogni dei lavoratori. Infatti, ha appena sottoscritto il rinnovo dell’intesa di gruppo, scaduta il 30 giugno 2018, con Fai, Flai e Uila, in cui è previsto un premio variabile di 9.210 euro sul prossimo quadriennio (2.220 nel 2019 e 2020, 2.320 nel 2021 e 2.450 nel 2022). A regime l’aumento sarà del 14% rispetto all’ultimo integrativo. “Abbiamo sottoscritto un accordo che offre ai circa 6mila lavoratori della Ferrero Italia, oltre a un buon aumento del salario variabile, anche la necessaria stabilità e continuità occupazionale. L’integrativo contiene, infatti, all’interno del capitolo investimenti area industriale, le iniziative imprenditoriali e gli investimenti che l’azienda intraprenderà nel quadriennio, anche per mantenere stabile l’occupazione del gruppo nei siti italiani” hanno affermato Attilio Cornelli, Mauro Macchiesi e Guido Majrone, segretari nazionali rispettivamente di Fai, Flai e Uila.

Ferrero aumenta le iniziative di welfare

Il nuovo accordo firmato da Ferrero prevede anche 50 euro all’anno una tantum per i lavoratori che decideranno di iscriversi ad Alifond o che sono già iscritti: oltre alle somme previste dal Ccnl, dunque verranno versate anche quelle al fondo di previdenza complementare.L’azienda dolciaria si è impegnata poi a incrementare tutta una serie di iniziative di welfare. Per esempio, ad aumentare, rispetto a quanto previsto dalla legge, le giornate di permesso per le visite pediatriche dei figli di età compresa tra 0 e 14 anni, i permessi retribuiti al padre in occasione della nascita del figlio e i permessi per assistere i genitori e/o il coniuge in caso di gravi infermità. Inoltre, con il nuovo accordo i genitori, al rientro dai periodi di astensione obbligatoria per maternità/paternità, avranno la possibilità di chiedere dei part-time fino al compimento del quarto anno di vita del bambino. Senza dimenticare l’inserimento in busta paga di un contatore per le notti interamente lavorate.