Expo 2015 e oltre, Renzi: «Investiremo 150 milioni per 10 anni

Presentato a Milano il progetto Italia 2040. Il premier: «No ai "federal building", l'area dell'esposizione diventi un polo scientifico e culturale». Genomica e Big Data gli obiettivi caldi

«L’Expo è stato un grande successo indipendentemente dalle critiche legittime che sono arrivate perché ci ha restituito l’orgoglio di realizzare un’impresa. L’Expo è diventato il simbolo di chi non si arrende e noi non lasceremo che finisca vittima di una guerra tra campanili». E’ questo il bilancio dei sei mesi dell’esposizione da parte di Matteo Renzi. Ma è ora di pensare al futuro. E il futuro di Expo 2015 dovrà essere quello di un polo di eccellenza europeo, con il governo che è pronto a finanziare questa trasformazione. Questo, in sintesi, il progetto presentato dal presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per il futuro dei terreni di Rho: «Oggi area Expo si compone di due grandi progetti», ha spiegato Renzi, «da una parte un progetto immobiliare su cui il compito di leva e la responsabilità tocca agli enti locali. Noi come governo diamo la nostra disponibilità se richiesti, anche con la Cassa depositi e prestiti. Siamo pronti ad aiutare economicamente, ma non abbiamo intenzione di fare alcun esproprio: il governo è pronto a investire 150 milioni l’anno per dieci anni».

Ma c’è una seconda parte, quella di “vocazione”: «Non si tratta solo di trasferire in loco degli immobili anche prestigiosi», ha proseguito il premier, «e lo dico perché abbiamo ricevuto un progetto dall’agenzia del demanio che abbiamo apprezzato, ma che non ha un respiro internazionale come lo merita Milano. Questo progetto prevede di realizzare un federal building ma noi riteniamo, e con noi lo hanno detto in tanti, che l’area deve avere un forte valore scientifico e culturale: da venerdì siamo pronti a mettere risorse ed energie, non vogliamo che Palazzo italia si fermi anche solo un secondo. Vogliamo che l’area Expo diventi un polo mondiale della genomica e dei Big Data e crediamo che la visione di Italia 2040 possa portarci a questo scopo, quello di fare dell’Expo un’ecosistema dell’innovazione in grado di attrarre investimenti puntando all’eccellenza».

«Dobbiamo essere in grado di attrarre talenti e smettere di piangerci addosso», ha concluso Renzi, «il nostro è il secondo paese al mondo per longevità, quindi non si vive cosi male in italia. E dobbiamo smettere con il ritornello che chi va all’estero è un cervello in fuga e chi resta praticamente non è un cervello. Se riusciamo entrare nell’ottica che la globalizzazione è il maggiore alleato dell’Italia, allora potremo fare grandi cose».

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