E-cig dannose, L’Istituto superiore di sanità conferma allarme Oms

L’evidenza scientifica manda “in fumo”le critiche di Umberto Veronesi al parere dell’Organizzazione mondiale all’uso dei dispositivi nei luoghi pubblici e alla loro vendita ai minorenni

«Le sigarette elettroniche non sono innocue. Le evidenze scientifiche che facciano smettere di fumare sono pochissime» . L’Istituto superiore di sanità si allinea così alle posizioni dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità)sulla dannosità delle sigarette elettroniche, con una nota di Walter Ricciardi, commissario straordinario dell’ISS, e aggiunge che «solo l’evidenza scientifica può guidare a un approccio di sanità pubblica». È la risposta alle critiche che l’oncologo Umberto Veronesi ha lanciato contro la linea dell’Oms contraria all’uso delle e-cig nei luoghi pubblici chiusi e alla loro vendita ai minorenni.«È fondamentale che l’Oms e le autorità sanitarie internazionali prendano decisioni in materia basandosi sulla migliore evidenza scientifica» ribadisce il commissario straordinario,« e che diffidino delle strategie di marketing dei produttori di sigarette elettroniche e tradizionali che rilasciano affermazioni non provate scientificamente, o false facendo credere ai consumatori che i prodotti siano innocui, quando invece, come evidenziato dall’Oms e dimostrato dall’Iss, non lo sono». Sotto accusa la “presunta” utilità delle sigarette elettroniche, sbandierata dai produttori dei dispositivi. Infatti, come evidenzia Riccardi: «gli studi clinici fino a oggi pubblicati mostrano come i fumatori di e-cig, non solo continuano a fumare le sigarette tradizionali, ma hanno benefici nulli, se non scarsi, nella riduzione delle malattie cardio-vascolari». Non solo, «c’è una buona evidenza scientifica, confermata anche dagli studi dell’Istituto superiore di sanità, che le e-cig sono responsabili di emissioni velenose tanto per l’ambiente quanto per gli umani, come le particelle ultrasottili, nitrosa mine tabacco-specifiche, nicotina, glicol propilene, Voc (composti organici volatili), tossine, sostanze cancerogene insieme a benzene, piombo, nickel ed altri».In questi termini è evidente che l’indicazione dell’Oms, contraria all’uso delle sigarette elettroniche nei luoghi pubblici, sia orientato a prevenire l’esposizione a queste sostanze nocive. Infine, come evidenzia il commissario Ricciardi, l’evidenza scientifica manderebbe in fumo le critiche che il professore Veronesi, insieme ad altri 50 scienziati (europei e americani), aveva indirizzato in una lettera all’Oms: «a questo documento avevano risposto prontamente 129 scienziati provenienti da tutto il mondo per supportare l’attività dell’Oms che era ed è improntata alla migliore evidenza scientifica».

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