Domanda e offerta si incontrano alla Settimana del Baratto

A novembre la quarta edizione dell’evento che vede coinvolti circa 800 Bed and Breakfast sul territorio nazionale, pronti ad aprire le porte ai propri clienti in cambio di beni e servizi di ogni genere

In molti ormai guardano con diffidenza al mondo della finanza, circondato dall’alone delle speculazioni e dei giochi di potere. Il popolo degli indignados e il movimento Occupy Wall Street guidano la protesta contro un sistema che, da qualche anno a questa parte, sta facendo i conti con se stresso e si propongono come laboratori di teorie alternative, spesso con uno sguardo a modelli sociali più semplici, ispirati al passato. La contingenza ha fatto sì che il consumismo sfrenato cedesse il passo ad acquisti più consapevoli, che aggirano i canali della grande distribuzione, privilegiando il rapporto diretto tra produttore e consumatore. Il principio-guida consiste nel contenere gli sprechi, rispolverando una dimensione del vivere più “umana”, in cui lo scambio di beni si fa occasione per favorire i rapporti interpersonali. Questo ritorno alla semplicità contempla anche forme di commercio “non convenzionale”, come il baratto, che favoriscono un riavvicinamento allo stile di vita solidale e a uno sfruttamento più adeguato delle risorse. Il grande riscontro ottenuto da queste considerazioni ha dato impulso a iniziative che, negli anni, stanno riscuotendo un crescente successo. Il prossimo autunno, dal 19 al 25 novembre, è in programma una manifestazione che coniuga l’aspetto della promozione turistica ed il valore dello scambio di beni e servizi. Si tratta della Settimana del Baratto, un evento al quale vale la pena partecipare se avete voglia di trascorrere un bel fine settimana fuori porta, lasciando a casa la carta di credito e portando con voi una valigia carica di spirito d’iniziativa e creatività.

Come partecipareLa manifestazione offre l’opportunità di trascorrere una piccola vacanza in uno dei Bed & Breakfast affiliati al portale bed-and-breakfast.it aderenti all’iniziativa, barattando il soggiorno in cambio di beni o servizi. I vacanzieri potranno scegliere sul sito www.settimanadelbaratto.it la località in cui soggiornare e poi scegliere una struttura tra quelle proposte. A questo punto non resta che contattare i gestori e proporre la propria merce di scambio. L’unico limite al proponibile è dettato dalle regole del semplice buon senso, così come la sola condizione è quella di non prendere la cosa sotto gamba e trattare l’affare con la massima professionalità. Basta consultare il sito che promuove l’iniziativa e accedere alla sezione “Proposte dei viaggiatori”, per farsi un’idea della varietà di proposte che arrivano dai turisti di tutta Italia. C’è chi offre attività di intrattenimento per gli ospiti delle strutture, come spettacoli teatrali o musicali, oppure professionisti nel campo della comunicazione che propongono la redazione di materiale promozionale in cambio di ospitalità, chi baratta capi d’abbigliamento, olio, vino, corsi di cucina, massaggi, progettazione d’interni o, ancora, traduzioni. I titolari dei B&B interessati, poi, possono compilare la propria wish list, nel caso in cui abbiano richieste particolari. Anche qui troviamo un mondo assolutamente variegato: dalla struttura che cerca un insegnante di burraco, a quella che desidera rinnovare il proprio corredo di biancheria per gli ospiti (lenzuola, asciugamani) o chi intende sfruttare l’occasione per rinnovare i propri ambienti – perché no? – cambiando arredamento. Inoltre, siccome il baratto rappresenta anche un’occasione di scambio culturale, i proprietari di alcuni B&B offrono la propria ospitalità in cambio di soggiorni in altre strutture.

La Settimana del Baratto coinvolge circa ottocento B&B, molti dei quali sono stati letteralmente ispirati da questa iniziativa. Pertanto hanno deciso di ritagliarsi una fetta di business, attraverso la formula Camera con baratto, accessibile tutto l’anno. Il successo della manifestazione dimostra come sia possibile mettere in atto valide strategie anticrisi, attraverso soluzioni che potremmo definire “innovative” ma che, a conti fatti, ci riportano semplicemente al valore autentico delle cose ed alla spontaneità dei rapporti tra le persone.

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