Danni da terremoto: in Italia spesi oltre 120 miliardi dal 1968

La spesa annua ammonta a 3 miliardi di euro. Il sisma che ha richiesto interventi più ingenti è stato quello dell’Irpinia nel 1980

Tre miliardi di euro all’anno: è quanto ha speso l’Italia, dal 1968 al 2012, per far fronte ai danni causati dai terremoti. A stilare la media, attualizzando i costi, sono gli analisti di Mediobanca Securities. Il periodo preso in considerazione è quello che va dal terremoto di Belice del 1968 a quello dell’Emilia Romagna del 2012. In tutto 44 anni, durante i quali il nostro Paese avrebbe speso un totale di 122 miliardi di euro. Nell’ultimo l’Italia ha registrato terremoti di magnitudo superiore al 5,5 della scala Richter ogni tre anni.

IL PIÙ ONEROSO NEL 1980. Il sisma che ha richiesto più investimenti è stato quello del 1980 dell’Irpinia: gli interventi sono ancora in corso e andranno avanti fino al 2023. La spesa stimata è di 52 miliardi di euro. Si attesta invece sui 18,5 miliardi il costo del sisma che, nel 1980, devastò il Friuli. Quanto ai recenti terremoti del 2012 in Emilia Romagna e del 2009 all’Aquila, la spesa stimata è rispettivamente di 13,3 miliardi e 13,7 miliardi di euro.

POLIZZA OBBLIGATORIA? Lo studio di Mediobanca rilancia l’ipotesi di polizza assicurativa obbligatoria contro le catastrofi, già contemplata da diversi governi ma mai approvata dal Parlamento. Il suo costo sarebbe di 100 euro l’anno per ogni immobile.

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